Nonostante siano trascorsi 80 anni, mai come ieri l’area del monumento in memoria delle vittime dell’eccidio de La Bettola ha accolto tante persone desiderose di condividere un momento di memoria forte. Giovani delle scuole, cittadini comuni, associazioni di volontariato del territorio, ANPI, ALPI-APC e Istoreco, autorità rappresentati delle istituzioni civili, militari e religiose, famigliari delle vittime e le due superstiti Liliana Del Monte e Adua Beneventi, tutti insieme per fare memoria e per dire di no ad ogni forma di violenza, sopruso e guerra.
Tanti gli interventi – la Consigliera Regionale Ottavia Soncini, il Presidente ANPI Ermete Fiaccadori, il Presidente Istoreco Arturo Bertoldi, il Consigliere Comunale Paolo Francia e il Sindaco di Vezzano sul Crostolo Stefano Vescovi – che in vario modo hanno sottolineato l’importanza di non dimenticare, di tramandare ai giovani i fatti di un periodo storico in cui guerra e atrocità hanno provocato vittime innocenti e sofferenze indicibili, ma dal quale, grazie al sangue versato da tanti per la nostra libertà, è nata la Repubblica Italiana e ha avuto inizio un periodo di un lungo periodo di pace che, oggi più che mai, non possiamo e dobbiamo dare per scontato.
Particolarmente significativi gli interventi di due giovani neo Consiglieri Comunali di Vezzano sul Crostolo – Federico Prati e Martina Vecchi – che solo 9 anni fa erano presenti alla Commemorazione in veste di studenti delle scuole medie; entrami hanno ribadito quanto il percorso di conoscenza della storia locale, ed in particolare dell’eccidio de La Bettola, abbiano significato tanto per loro nel prendere coscienza di fatti storici che si studiano sui libri di scuola, comprendendone in modo più “vero” le immani sofferenze generate da essi.
Toccante anche la presentazione fatta dai giovani studenti delle classi 3° della scuola media “A. Manini” che hanno partecipato alla decima edizione del progetto “Un nome, un volto, una storia”, realizzato dal Comune in collaborazione con Istoreco: dopo l’introduzione di Roberto Bortoluzzi di Istoreco e della loro professoressa Marica Triani, i ragazzi hanno sfilato di fronte alla folta assemblea con in mano i 35 cartelli raffiguranti le vittime, presentandosi come fossero le vittime stesse ed evidenziando per ciascuna un aspetto caratterizzante. Questo “Io sono …” seguito dai 35 nomi e cognomi ha permesso alle 35 vittime di prendere vita e voce nel silenzio dei partecipanti.
Come evidenziato dal Consigliere Paolo Francia sono stati tanti gli appuntamenti che quest’anno hanno preceduto la cerimonia in un percorso di avvicinamento a questo importante momento: la mostra realizzata dai ragazzi delle medie allestita negli spazi del plesso scolastico, la redazione del fumetto “La notte di San Giovanni” che andrà in stampa nelle prossime settimane, il concerto “Memorie in Viaggio” realizzato nell’ambito degli appuntamenti estivi promossi dall’Amministrazione Comunale.