L’Ordine degli Avvocati di Reggio interviene dopo le dichiarazioni dell’ex pm della Direzione nazionale antimafia, Roberto Pennisi, che ha espresso dure critiche su Aemilia, evidenziando “Sorpresa e motivata preoccupazione circa indagini non volte e volutamente omesse sui rapporti tra la politica locale ed esponenti della criminalità organizzata radicata nel reggiano”.
Affermazioni che non solo hanno provocato un’interpellanza del vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, che ha chiesto di far luce su “una nota dei servizi segreti secondo la quale nelle vicende erano coinvolti vari esponenti del Pd reggiano”, ma anche l’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia scende in campo: “Apprendere da una fonte autorevole come Pennisi- scrive il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Enrico Della Capanna – che le indagini più delicate condotte nel nostro territorio in tema di dinfiltrazioni mafiose risulterebbero viziate da mancate verifiche delle segnalazioni degli organi investigativi rispetto a soggetti appartenenti alle istituzioni e a una parte del mondo politico, non può che provocare una reazione di cauto disappunto”.
“Quanto si legge induce a una seria riflessione sulle cause di una simile violazione dei principi di imparzialità, autonomia e indipendenza della magistratura. Ciò ad evitare che il sistema democratico possa cedere il passo a pericolose deviazioni e omissioni che contrastano, per definizione, con i principi di legalità e giustizia.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati auspica che le rivelazioni del dottor Pennisi non restino lettera morta e che inducano a fare chiarezza affinché ogni dubbio possa essere opportunamento fugato.
Non si tratta di una presa di posizione politica – conclude l’Avv. Della Capanna -, ma abbiamo voluto manifestare la nostra volontà di schierarci a favore di legalità e giustizia. Vogliamo tutelare il diritto dei cittadini a essere sottoposti a un processo giusto”.