La promessa del calcio italiano Manolo Portanova potrà continuare a giocare: al termine dell’udienza che si è svolta venerdì 19 gennaio, il collegio di garanzia del Coni ha ordinato alla Corte federale d’Appello della Figc di decidere.
Il calciatore 23enne che oggi gioca nella Reggiana Calcio è in attesa quindi di una nuova udienza per conoscere la decisione di nuovi giudici sul suo futuro sportivo. Giudici che già si erano espressi nel settembre 2022 evidenziando la mancanza di una normativa che punisse a livello sportivo il reato di cui è stato condannato Portanova dalla giustizia ordinaria nel dicembre 2022 (6 anni per presunta violenza sessuale di gruppo).
La Procura Generale fece allora ricorso al Collegio di Garanzia del Coni chiedendo la sospensione del calciatore fino al rinvio dello stesso Coni nuovamente alla Corte Federale d’Appello della Figc.
Ma c’è una novità: un’associazione che si occupa di vittime di falsi abusi da mesi sta lavorando sul caso a seguito dell’interessamento di alcuni tifosi della Reggiana Calcio che non hanno mai creduto alla colpevolezza del loro idolo.
Associazione intenzionata a dimostrare l’innocenza di Portanova anche nelle dovute sedi legali e che uscirà pubblicamente nei prossimi giorni.
Inizia a scricchiolare quindi l’impianto accusatorio nei confronti della giovane promessa del calcio italiano, che ha sempre scelto un profilo mediatico di basso profilo.
A maggior ragione ha fatto bene il Coni a non accogliere la proposta della Procura Generale: se dovesse essere decretata l’innocenza di Portanova nella giustizia ordinaria (senza dimenticare comunque che non si è colpevoli fino al terzo grado di giudizio definitivo), sarebbe stato un danno incalcolabile nella vita privata e professionale di una giovane promessa del calcio, con tanto di rischio di altrettanto incalcolabile risarcimento danni.
Redazione Reggio Focus