“Egregio Presidente, le tue dichiarazioni in occasione del 25 aprile hanno provocato in noi rabbia, vergogna, indignazione. Il tuo comportamento è per noi incompatibile con il ruolo di Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia, città del Tricolore e Medaglia d’oro della Resistenza. Del fascismo ci siamo liberati nel 1945, ma nel 2024 non ci siamo ancora liberati dell’antifascismo.
Se è vero che tutte le idee vanno rispettate questo non può essere per il fascismo che della libertà delle idee è negazione. Se tu oggi puoi dire liberamente quello che credi è perché le donne e gli uomini che ci hanno preceduto hanno conquistato per noi questa libertà, spesso pagando con la loro vita. Abbiamo provato rabbia perché tu vuoi cancellare la storia fondante della nostra Repubblica. Abbiamo provato vergogna perché sei, come noi, un avvocato che deve conoscere e rispettare le leggi, in primis la Costituzione che è tutta antifascista e che, fra tanti diritti e doveri, pone un unico divieto: il ritorno al fascismo. Abbiamo provato indignazione perché nel tuo schierarti non ti sei spogliato del ruolo istituzionale di Presidente dell’Ordine degli Avvocati abusando della visibilità che ne deriva. E non è neppure la prima volta”.
Sono 47 gli avvocati firmatari di una missiva di sfiducia nei confronti del loro Presidente dell’Ordine Enrico Della Capanna, a seguito delle dichiarazioni dallo stesso riportate sui social per il 25 Aprile: “Del fascismo ci siamo liberati nel 1945, ma nel 2024 non ci siamo ancora liberati dell’antifascismo. Dovremmo cercare di liberarcene, per costruire una società nuova e proiettata al futuro, nella quale poter condividere valori, idee, obiettivi, senza sterili barriere ideologiche che appartengono a dinamiche che i nostri giovani neppure conoscono. Il mondo va avanti e non si può restare incollati al passato. Il 25 aprile dev’essere un momento per riflettere su come liberarci da tutte le dittature ideologiche. Ho capito che il passato fa comodo a chi ha poco da proporre, ma non serve a te! In bocca al lupo caro amico”, aveva scritto su facebook Enrico Della Capanna commentando un post di Giovanni Tarquini che a sua volta aveva creato dissapori nella politica cittadina, compresi negli ambienti degli alleati di coalizione. Forse anche per questo Della Capanna ha sentito il bisogno di sostenere pubblicamente il suo Vice Presidente, nonché caro amico, una sorta di difesa che per 47 avvocati è andata oltre, non rispettando -a loro avviso- il ruolo istituzionale di rappresentante imparziale di tutte le toghe reggiane.
Di seguito i nomi dei 47 avvocati che hanno sottoscritto la lettera (ma pare che la lista diventerà più corposa poiché la raccolta firme è ancora attiva: Giovanna Fava, Etelina Carri, Annalisa Ferrari, Sarha Mineo, Gloria Bigi, Marco Scarpati, Nicola Tria, Alberto Neri, Nicola Gualdi, Sara Simonazzi, Erika Bertazzoni, Alessandra Bonini, Federica Riccò, Agnese Maggio, Fabio Martinelli, Cristina Marconi, Angelo Russo, Maura Simonazzi, Stefano Giovannini, Luca Nasciuti, Erika Dallaglio, Cecilia Soliani, Sibilla Lipari, Andrea Consolini, Massimo Ferrari, Serena Barbato, Francesca Secchi, Alessandra Davoli, Paola Prati, Nicola Nardomarino, Alessandra Scaglioni, Amedeo Rivi, Elisabetta Strumia, Luca Lodesani, Pierpaola Belpoliti, Valeria Miari, Fabiana Grazioli, Leonardo Teggi, Celestina Tinelli, Paola Menozzi, Alessandro Occhinegro, Daniele Paterlini, Valentina Rocchetti, Annalisa Micheli, Marta Rovacchi, Lorenzo Buffagni, Claudio Bigi.