Indossare una giacca verde sopra a vestiti grigi. Così può essere definito il greenwashing, tecnica di comunicazione errata sempre più diffusa nelle aziende. “Si tratta di una pratica – spiega Marco Formentini, consulente aziendale di “Ambiente Lavoro Salute Group” – che è diventata illegale a tutti gli effetti nell’ordinamento giuridico italiano ed in quello europeo, attraverso la Direttiva dell’Europarlamento “Green Claims”, punibile con sanzioni di varia natura. Un’impresa che inganna i consumatori raccontando qualcosa che non corrisponde al vero, è poco accurato o non può essere dimostrabile, non solo commette un illecito ma mina anche la sua credibilità all’interno del mercato”. Le strategie da adottare secondo l’esperto sono poche e semplici: comportamenti realmente sostenibili, che possano essere dimostrati sul mercato, e adozione di una comunicazione efficace e corretta.

Essere sostenibili e rispettare le regole è per le imprese una delle sfide più importanti degli ultimi anni. CNA, per aiutare gli imprenditori ad affrontare questo tema, ha organizzato un seminario dal titolo: “Comunicare la sostenibilità. Valori ambientali, sociali, di prodotto e lotta al greenwashing” presso l’Azienda Agricola Villa Canali, a Reggio Emilia, a cui sono intervenuti anche Silvia Ciampa (imprenditrice digitale di KPI6), Dario Varsalona (Responsabile CNA Industria e Referente CNA HUB 4.0), Alessio Conti (esperto di strategie di comunicazione e marketing) e imprese sostenibili come Api Libere e METI che hanno portato le loro testimonianze nella direzione della sostenibilità. L’obiettivo è stato spiegare a piccoli e medi imprenditori come effettuare una corretta comunicazione, evitando di incorrere in pratiche ingannevoli (greenwashing, pinkwashing o rainbow washing) e quali strategie di marketing adottare, analizzando il posizionamento sul web delle imprese che investono in sostenibilità e post dei consumatori.

L’incontro, promosso dal progetto “Newtopia, laboratorio di sostenibilità e digitalizzazione per le imprese artigiane”, è stato realizzato da CNA Reggio Emilia, in sinergia con CNA HUB. 4.0, e con il sostegno di CNA Emilia-Romagna, che continuerà anche nei prossimi mesi con attività dedicate sui temi della sostenibilità e digitalizzazione delle imprese. Durante il seminario sono stati anticipati alcuni risultati dell’Assessment sostenibilità delle piccole e medie imprese di CNA Reggio Emilia in ambito sociale, di prodotto processo e ambiente. Se a maggio 2023 l’attenzione alla sostenibilità da parte delle aziende era ridotta, dopo un anno e tante iniziative formative promosse dall’ Associazione, sono emersi notevoli miglioramenti in tutte le tre aree analizzate (ambientale, sociale, Governance) ed una maggiore consapevolezza.

“Questo evento non è stato solo un seminario – ha dichiarato Giorgio Lugli, Presidente di CNA Reggio Emilia – ma una concreta dimostrazione dell’impegno che la nostra Associazione si è assunta nel supportare le imprese verso la sostenibilità con azioni di divulgazione, seminari formativi e servizi mirati”.

Da oltre un anno, infatti, CNA ha dichiarato il proprio impegno per contribuire alla crescita culturale delle piccole imprese sui temi sostenibili, sia da un punto di vista ambientale sia sociale e di Governance. “La sostenibilità non deve essere considerata solo come un costo – ha concluso il Presidente Lugli – ma come un’opportunità per valorizzare le proprie produzioni o servizi, ricercare nuovi target di clientela, intercettare nuovi finanziamenti e, in un periodo così complesso per la ricerca di figure aziendali e di giovani da inserire in impresa, nuove risorse umane attente al sistema valoriale presente in azienda, nel pieno rispetto del territorio, dell’ambiente e delle persone”.