In collaborazione con l’unità pastorale “Sant’Alberto di Gerusalemme e Sant’Artemide Zatti” (comprendente le comunità parrocchiali di Lentigione, Brescello, Boretto, Pieve Saliceto, Gualtieri e Santa Vittoria) e con il suo parroco don Giancarlo Minotta, prende il via domani 13 settembre la rassegna di iniziative denominata “LA SANTITÀ HA TANTI COLORI!”, con la presentazione della mostra “Sub Tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino” (alle ore 21 nella chiesa di Sant’Andrea in Gualtieri).
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Perché il processo Aemilia in una terra una volta nota per il suo rispetto delle leggi? Perché gli episodi di violenza, declinata con diverse modalità, sono oramai quotidiani? Perché tanti giovani hanno problemi nell’accettare se stessi, che poi manifestano per esempio talvolta con disturbi alimentari, altre volte con il ritiro sociale, in altri casi con fatiche relazionali? Perché tanti anziani pur avendo tempo libero e godendo di buona salute, rimangono chiusi in casa per poi soffrire di solitudine? Perché tanti adulti parlano con una mentalità e un linguaggio fortemente giustizialista, come per altro se loro fossero immuni da ogni colpa?
L’incontro di presentazione della mostra “Sub Tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino” ci aiuterà ad aprire degli orizzonti nei quali poter cercare le risposte. Il dottor Guido Facciolo, curatore della mostra presentata al Meeting di Rimini nel 2022, ci aiuterà a scoprire alcuni tratti della vita del giudice che faranno luce su quelle domande che toccano tutti, anche chi non lavora in magistratura. Il dottor Francesco Maria Caruso, ex presidente del tribunale di Reggio Emilia e di Bologna, nonché giudice nel processo Aemilia, ci aiuterà a comprendere alcuni tratti caratteristici del lavoro svolto da Livatino e della presenza malavitosa oggi.
Tutto questo andrà in scena venerdì 13 settembre alle ore 21 presso la Chiesa di S. Andrea in Gualtieri, dove la mostra sarà allestita dal 20 al 26 settembre e che potrà essere vista anche con visite guidate, prenotabili sul sito www.mostrarosariolivatino.it.
La mostra è stata presentata al Meeting di Rimini nel 2022 ed ha avuto una grandissima diffusione in tutta Italia. Quattro copie da due anni girano ininterrottamente tutto lo stivale, entrano in palazzi di giustizia, comuni, scuole e tanti luoghi della società civile.
“Il grande coinvolgimento di tante realtà diverse in questa nostra iniziativa ci conferma di come ci sia nel cuore dell’uomo di oggi una ricerca di senso, di verità, di giustizia, di bellezza e la vita di chi, come Rosario Livatino, dona la propria vita evidentemente interroga. Si spende in modo totale la propria vita infatti solo per qualcosa di grande, di entusiasmante e in un’epoca di passioni tristi Rosario Livatino fa luce per la sua vita fuori e dentro il mondo del lavoro”, dice don Giancarlo Minotta, parroco dell’unità pastorale S. Alberto da Gerusalemme e S. Artemide Zatti, organizzatrice degli eventi che vedono coinvolti anche le amministrazioni comunali, come quella di Gualtieri che volentieri ha messo a disposizione un proprio spazio per l’incontro e la mostra.
“In una comunità come la nostra, così ferita dalla criminalità organizzata – afferma il sindaco di Gualtieri Federico Carnevali – è fondamentale fare rete per prevenire il fenomeno mafioso ed essere più forti insieme. È necessario sradicare lo stile della violenza, della sopraffazione, dell’ignoranza e della paura per infondere una cultura di rispetto, pace, legalità e accoglienza. È necessario partire dalle azioni quotidiane, dalla vita di tutti i giorni con coraggio e fermezza. Ringrazio il parroco don Giancarlo perché la mostra su Rosario Livatino è sicuramente un’occasione di sensibilizzazione importate per tutta la comunità Gualtierese e per il territorio”.
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Come si può avere speranza in un mondo dove uscire di casa è tante volte un pericolo, tra spacciatori, violenze sessuali, malavita, far west in pieno centro e tanto altro? Guardando i santi, che hanno cambiato la storia e seguendo Gesù hanno aperto orizzonti nuovi.
Certi di questo, per festeggiare il santo borettese e quindi diocesano Artemide Zatti, abbiamo pensato quest’anno a un ricco programma, nel quale lo abbiamo idealmente abbracciato tramite il beato Rosario Livatino.
Si tratta di due uomini che, in forza della loro vita di fede, hanno inciso nei loro diversi contesti professionali e sociali. Per questo la preghiera sarà il sottofondo imprescindibile che accompagnerà tutto il percorso, con la presenza tra noi il 6 ottobre durante la S. Messa delle 10.30 anche di don Erino Leoni, vicario ispettoriale dei salesiani.
Gli incontri, con ospiti di spessore, ci aiuteranno a comprendere meglio la portata non solo giuridica, ma anche educativa, di Rosario Livatino, cogliendone i segreti per viverli nel nostro contesto, così da aiutarci ad essere anche noi uomini e donne che cambiano la storia. Si tratta di un cammino rivolto a tutti coloro che non vogliono subire la storia, ma viverla e costruirla!
Il ciclo di appuntamenti terminerà con lo spettacolo teatrale, prodotto da una compagnia teatrale di Lecco, sulla vita di Piero Nava, che ha assistito all’omicidio del giudice divenendo il primo testimone di giustizia in Italia. Allora non esistevano neppure leggi sui testimoni di giustizia, così come non esiste più Piero Nava avendo dovuto cambiare nome e cognome, e che per motivi di sicurezza non sarà presente fisicamente, ma eccezionalmente interverrà telefonicamente al termine dello spettacolo.
In mezzo a tutto questo, il 6 ottobre pomeriggio vivremo una bellissima e gioiosa camminata, giunta oramai alla terza edizione e che racchiude famiglie con bambini piccoli, adolescenti, giovani e anziani. Una vera esperienza di popolo, nella quale scopriremo alcuni aspetti delle vite di Livatino, di Zatti e di un terzo santo a sorpresa e giocheremo grazie a loro. Perché il diavolo ha paura della gente allegra e la santità è gioia contagiosa! Ci aiuterà in tutto questo anche il professore Daniele Castellari, che con una narrazione ci aiuterà a scoprire che se la santità ha tanti colori, ciascuno di noi ha un colore unico, speciale, originale!
Un colore unico, speciale, originale che solo grazie all’incontro con l’altro possiamo scoprire. Per questo invitiamo tutti a partecipare a questi appuntamenti!
Don Giancarlo Minotta – Parroco dell’unità pastorale S. Alberto e S. Artemide (Lentigione, Brescello, Boretto, Pieve Saliceto, Gualtieri, S. Vittoria)