“Ormai il tema della sicurezza non riguarda più solo alcune zone della città: la sua diffusione è tale da poter essere considerata una vera e propria emergenza, tanto nella provincia quanto in tutta l’Emilia Romagna. Anche luoghi sensibili come i pronto soccorso non garantiscono più sicurezza: la recente aggressione nel PS di Reggio Emilia ne è la prova, una situazione che mette a rischio sia i pazienti che i sanitari, costretti a lavorare in condizioni inaccettabili”.
La denuncia arriva dal consigliere regionale della Lega, Maura Catellani, che prosegue: “Nonostante il Comune di Reggio Emilia, sotto la guida del Pd, abbia investito – a partire dal 2016 – tutti i fondi regionali richiesti per la sicurezza urbana, la zona della stazione continua a rappresentare il Bronx reggiano, un territorio “di nessuno” che va allargandosi anziché ridimensionarsi. Ed i mezzi pubblici sono altrettanto insicuri. A tal proposito, di recente ho presentato atti ispettivi per chiedere conto dell’utilizzo di questi contributi: come è possibile, infatti, che una città come Reggio Emilia sia diventata simile al set del film “Gomorra”? Questa deriva è il risultato di anni di investimenti sbagliati, politiche permissive e progetti di riqualificazione e integrazione inefficaci. Se non fosse stato per Striscia la Notizia, le ex Reggiane sarebbero ancora un’enclave criminale in città”, punge la leghista.
“La politica deve tornare tra la gente e rispondere ai loro bisogni reali: sicurezza, sanità, edilizia popolare, sostegno alle imprese e all’artigianato. La Lega è composta da persone che vivono quotidianamente queste realtà, a differenza di chi sembra vivere in un mondo fatato, come i dirigenti del Pd”, conclude Catellani.