In risposta all’interpellanza del gruppo consiliare Lega, il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari, ha fatto il punto sulle procedure in corso per la selezione dei dirigenti a tempo determinato del Comune

“Poiché si evidenzia che ‘l’organizzazione della macchina amministrativa rappresenta la macchina di applicazione e gestione del Comune’ e le figure dirigenziali ne rappresentano i principali attori in termini di efficienza gestionale, efficacia operativa e di performance, la domanda corretta da porsi è su quali leve l’ente possa agire, visti i limiti e le condizioni poste dalle norme nazionali, nel processo di reclutamento del corpo dirigenziale al fine di garantire un apparato tecnico che consenta di realizzare le linee programmatiche e le priorità di mandato.

L’Amministrazione Comunale può utilizzare le seguenti procedure:

  • concorsi pubblici
  • concorsi pubblici comuni con altri enti
  • mobilità
  • assunzioni a tempo determinato (che possono costituire il 30% della dotazione organica dirigenziale)

Premesso che per norma costituzionale “agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”, il nostro processo di reclutamento del corpo dirigenziale è al momento alle fasi iniziali e prevede diverse strategie assuntive: tempo determinato e tempo indeterminato. Attivabili attraverso diverse modalità: selezioni pubbliche, mobilità e concorsi pubblici. Ricordo a tal proposito che l’attuale Comandante del corpo di Polizia Locale è stato reclutato attraverso procedure di mobilità.

L’Amministrazione ha dato corso alla pubblicazione di 14 avvisi di selezione pubblica per il conferimento di incarichi dirigenziali con assunzione a tempo determinato utilizzando le opportunità offerte dall’art. 110 TUEL (8 per dirigenti di servizio, 3 per coordinatori d’area, 3 per dirigenti unità di progetto), e deliberato la copertura di ulteriori 4 posizioni dirigenziali a tempo indeterminato.

In riferimento agli incarichi dirigenziali ai sensi dell’art. 110 del D.Lgs 267/2000 TUEL ricordo che si tratta di incarichi di natura fiduciaria e prevedono una procedura ad evidenza pubblica volta a definire il candidato più adeguato al profilo da ricoprire.

Diverse le fasi di lavoro: preparazione e pubblicazione dei bandi, composizione e convocazione delle commissioni, istruttoria candidature (verifica dell’ammissibilità, verifica dei CV e dei titoli), sedute delle commissioni (selezione candidati, colloqui tecnici e motivazionali/comportamentali), redazione dei verbali chiusura dei lavori e rassegna degli esiti. La fase di valutazione delle competenze motivazionali e comportamentali (somministrazione di test psico-attitudinali e colloqui motivazionali/comportamentali) è stata affidata ad una società di consulenza aziendale per le risorse umane GSO Company (holding con 4 società operative in Italia, attiva dal 1995).

L’istruttoria di ciascuna selezione, nelle sue diverse fasi, ha portato all’individuazione della rosa di candidati maggiormente attinenti all’incarico dirigenziale, presentati al sindaco.

 Ad oggi sono terminati i lavori di 13 commissioni su 14

I dati

Qualche dato per dare la dimensione dell’imponente lavoro in corso:

  • 4 mesi di lavoro complessivo per tutte le fasi delle selezioni (da ottobre 2024 a gennaio 2025)
  • 56 giornate di lavoro complessivo tra fase istruttoria e sedute delle commissioni
  • 12 le commissioni presiedute dalla Direttrice Generale, 1 dal Segretario Generale
  • 414 le candidature presentate provenienti da 17 diverse regioni italiane – per il 66% provenienti dall’Emilia Romagna
  • 322 le candidature ammesse
  • circa 140 i colloqui svolti

Il percorso di selezione degli incarichi ex art.110 D.lgs. 267/00

La scelta del candidato e il conferimento dell’incarico seguono un articolato percorso di valutazione realizzato da ciascuna commissione nell’ambito dell’iter della selezione.

In particolare la selezione si è sviluppata nella valutazione di:

  1. esperienze professionali di soglia sulla base della analisi delle esperienze presentate nella domanda di candidatura;
  2. grado di preparazione e competenze tecnico-professionali in relazione alla qualifica da ricoprire; l’esperienza professionale specifica maturata, in relazione alla qualifica da ricoprire, agli ambiti delle attività di destinazione e alle tematiche specialistiche della posizione di lavoro profili motivazionali dell’assunzione dell’incarico dirigenziale; le competenze organizzative e gestionali;
  3. esplorazione delle competenze attitudinali e trasversali possedute

Le commissioni

Il lavoro propedeutico di preparazione delle selezioni e in particolare di composizione delle commissioni ha comportato il coinvolgimento di figure professionali di altissimo rilievo, tutte esterne all’Ente. Alla fine del percorso saranno infatti 28 i commissari coinvolti: direttori generali di enti pubblici, manager, docenti universitari, consulenti, formatori, ricercatori esperti di PA, di marketing e comunicazione, di scienze dell’organizzazione, scienze sociali, amministrative, risorse umane, governance, cooperazione, infrastrutture, mobilità sostenibile, ambiente, economia, sanità, urbanistica… Provenienti da enti pubblici (Ministeri, Regioni, Comuni, Unioni di Comuni), Fondazioni, Università, enti di ricerca, aziende. 

Infine sulla regolazione della rotazione ordinaria degli incarichi dirigenziali:

– riguarda i dirigenti a tempo indeterminato: rispetto ai quali in alcuni casi avverrà naturalmente per effetto della riorganizzazione, venendosi a modificare le strutture organizzative, mentre in altri casi non sarà applicabile in quanto si tratterà di figure dirigenziali con competenze specialistiche nelle propria materia o dotate di requisiti specifici necessari per ricoprire la posizione.

– ha soprattutto una valenza organizzativa e formativa nella costante ricerca ed equilibrio tra necessità di trasparenza, utilità organizzativa ed esigenze formative

– è inoltre sì uno strumento di mitigazione del rischio corruttivo tra diversi altri strumenti che sono contenuti nel Piano Anticorruzione e che hanno una visione sistemica complessiva. Per altro i meccanismi di prevenzione della corruzione non si riducono certamente al tema della rotazione e vengono ampiamente previsti nei vari Regolamenti approvati dall’Ente in questi anni.

Per quanto riguarda i dirigenti a tempo determinato, la rotazione ordinaria risulta non applicabile in quanto per ogni posizione dirigenziale a tempo determinato è stata prevista una specifica selezione pubblica alla quale possono partecipare tutti i candidati in possesso dei requisiti richiesti”.