Nella Sala del Camino del Palazzo Ducale di Guastalla Unindustria Reggio Emilia ha coinvolto esperti ed aziende del territorio per un confronto sul tema “Imparare a convivere con gli eventi catastrofali”.
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare le imprese reggiane sui rischi legati agli eventi estremi causati del cambiamento climatico, sull’adozione di misure concrete per la gestione delle emergenze ambientali e come rispondere in modo efficace a situazioni che si ripeteranno con sempre maggiore frequenza.
L’evento è stato aperto dai saluti del Sindaco di Guastalla Paolo Dallasta e della Presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi, seguiti dall’intervento di Carlo Cacciamani, Direttore dell’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e la Climatologia – Italia meteo, che ha illustrato gli scenari climatici futuri e i possibili impatti sul livello di rischiosità per i nostri territori. Successivamente, moderati dalla giornalista di Class CNBC Silvia Berzoni, ne hanno discusso Umberto Guidoni, Co-direttore Generale di ANIA, Franco Franzoso Head of GC&C Italia, Generali Global Corporate & Commercial Italia, Filippo Emanuelli Amministratore Delegato di Belfor Italia e Pasquale Costanzo, Responsabile servizio Risk management di Confindustria Veneto Est.
“Viviamo in un’epoca in cui calamità come terremoti, alluvioni, incendi rappresentano minacce concrete e sempre più frequenti – ha detto la Presidente Roberta Anceschi – L’impatto di tali eventi sulle attività produttive può essere devastante, compromettendo non solo la continuità operativa delle aziende, ma anche la sicurezza dei lavoratori e la stabilità economica delle comunità in cui operano. Abbiamo voluto affrontare questo tema non solo perché entro il 31 marzo tutte le imprese e le attività produttive sono tenute a stipulare una polizza contro le calamità naturali, ma anche perché è importante puntare l’attenzione sui concetti di adattamento, convivenza e resilienza verso gli eventi catastrofali. Di fronte a questi scenari, la prevenzione e la gestione del rischio devono diventare una priorità strategica”.