In merito al respingimento della mozione presentata dal gruppo Castelnovo al Centro sulla Giornata degli Alpini, discussa nell’ultimo consiglio comunale, interviene il Sindaco Emanuele Ferrari: “Occorre fare alcune premesse per riportare in un ambito di chiarezza il dibattito sulla votazione avvenuta nell’ultimo consiglio comunale e le motivazioni che ci hanno portato a respingere la mozione.

Innanzitutto voglio ribadire, se ve ne fosse il bisogno, che il nostro rispetto, l’impegno, il sostegno, il senso di collaborazione e condivisione con gli Alpini, sia le sezioni di Castelnovo che il livello provinciale, non è mai venuto meno, e questo lo dimostrano i fatti al di là delle parole e delle opinioni. Sono anche legato da amicizia personale con il Presidente provinciale degli Alpini Albert Ferrari, ho stima e rispetto di tutto ciò che ha fatto non solo per gli Alpini ma anche nel suo percorso di servizio al bene comune.

Detto questo occorre anche ricostruire ciò che è avvenuto: le mozioni, quando vengono approvate all’unanimità, sono sempre frutto di un confronto e di una condivisione. Abbiamo proposto al gruppo Castelnovo al Centro alcune modifiche alla mozione, che non sono state accettate; abbiamo proposto il rinvio della votazione sulla mozione per costruire insieme un testo che potesse essere approvato all’unanimità, ma anche questa proposta non è stata accettata. Quindi, per come era stata presentata, per noi non era possibile approvare la proposta, per diversi motivi: non dobbiamo dimenticare che l’iter che ha portato all’istituzione del 26 gennaio come giornata per ricordare il sacrificio degli Alpini è stato alquanto accidentato e anche controverso.

A proporla fu la Lega, che non si consultò con l’Associazione Nazionale Alpini, ed anzi questa data è stata contestata da tutte le associazioni di storici italiani, perché è molto a ridosso del Giorno della Memoria, che ogni anno il 27 gennaio ricorda la liberazione del campo di Auschwitz e la rivelazione al mondo dell’orrore dell’Olocausto, e perché la battaglia di Nikolajewka, pur risultando un’azione militare eroica che ha permesso al contingente italiano di rompere l’accerchiamento russo e poter riportare in Italia una parte dei propri soldati, rientrava comunque in una campagna di invasione voluta dal nazifascismo. Ci fu un sacrificio forte degli Alpini nella campagna di Russia, ma quella fu una campagna di aggressione e occupazione, non certo di difesa.

Anche sul piano pratico mettere insieme, così vicini, il ricordo di quella battaglia il 26 gennaio e il ricordo dell’Olocausto il 27 rischia di ingenerare confusione, soprattutto nei giovani ai quali cerchiamo di tramandare la memoria di quel periodo storico: io stesso la sera della seduta di Consiglio ero assente in quanto impegnato nel viaggio della memoria a Cracovia insieme ai nostri studenti. Abbiamo quindi valutato che fosse corretto proporre al gruppo Castelnovo al Centro l’individuazione di un’altra data nell’arco dell’anno, differente dal 26 gennaio, sia per il significato che poteva avere e per questa concomitanza.
Infine non si può certo dire che il Comune di Castelnovo abbia tralasciato in questi anni il ricordo del sacrificio degli Alpini: nel 2025 abbiamo presentato proprio il 26 gennaio in Teatro il libro “La torta di Santa Maria” composto dalle lettere di Francesco Agostini ai suoi familiari durante gli anni dal 1940 al 1943 dalle zone di guerra in Russia, e poi dal 1943 al 1946 dalla prigionia; nel 2024 invece abbiamo sostenuto la ricerca condotta dall’Associazione degli studi militari dell’Emilia-Romagna sui 30 soldati di Castelnovo Monti che perirono o furono dispersi nella battaglia di Nikolajewka, ricerca ora a disposizione sul sito del Comune, ma anche altre ricerche storiche sulla storia e la memoria degli Alpini.

Non c’è dunque alcuna pregiudiziale da parte nostra, ma anzi la voglia di costruire insieme, con gli Alpini ma anche con la minoranza se vorranno, un percorso di memoria che per noi è sempre una priorità: lo testimoniano scelte forti come il gemellaggio siglato con Kahla, la partecipazione costante ai viaggi della memoria, le giornate che costruiamo e condividiamo con Istoreco, infine io stesso parteciperò all’Adunata nazionale degli Alpini 2025 il 10 e 11 maggio a Biella proprio per testimoniare la nostra vicinanza e l’appoggio al grande lavoro che l’Ana porta avanti nel nostro territorio e a livello nazionale in termini di sostegno alla socialità, nell’ambito della protezione civile, contro il dissesto idrogeologico, l’aiuto alle persone colpite da calamità naturali e molto altro. Poste queste basi credo che portare ulteriormente avanti la polemica sulla votazione in Consiglio ricadrebbe inevitabilmente in una volontà di strumentalizzazione”.