L’Arrivo dell’esercito in città per presidiare la zona stazione difficilmente risolverà i problemi di sicurezza e degrado del quartiere, probabilmente sposterà solo le criticità in zone adiacenti. L’esercito invece è utilissimo per nascondere l’inerzia dell’amministrazione comunale che mantiene la Polizia locale sotto organico rispetto ai parametri di legge che consentirebbero di aumentare gli agenti di almeno cinquanta unità.
Il bilancio triennale 2025/2027, le spese per l’ordine e la sicurezza sostanzialmente si riducono a quelle per la Polizia Municipale, risalta la riduzione rispetto all’anno 2024 quando gli stipendi degli agenti erano fermi da molti anni e l’organico era carente di circa il 20%. Se ne evince che l’amministrazione pensa di non colmare nel triennio le mancanze di organico e di risolvere i problemi dell’ordine pubblico con l’esercito che non comporta costi per il comune, ma per molte ragioni può essere discutibile e la cui efficacia è molto dubbia.
Gli appena 12 militari schierati in città e l’istituzione della Zona Rossa sono una sconfitta per quella parte della sinistra reggiana che ha sostenuto Massari convinta di poter incidere sulle scelte dell’amministrazione, che invece rincorre la destra sul suo terreno, destra che ringrazia e rivendica il successo, approfittando della foto opportunity all’arrivo dei primi soldati in stazione.
Alessandra Valentini – Segretario cittadino PRC
Matteo Chierici – Segretario provinciale PRC Reggio Emilia