«Il progetto della cosiddetta “Rambla Nord e Sud” rappresenta, per Coalizione Civica, l’ennesimo intervento calato dall’alto, senza confronto pubblico con la cittadinanza, pianificato tra uffici e conferenze dei servizi, e con costi esorbitanti: 6 milioni di euro di soldi pubblici per poche centinaia di metri di strada.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a un progetto che risponde più ai capricci architettonici che ai reali bisogni della città. Un’opera imposta, senza ascolto, e che conferma quanto denunciamo da tempo: STU Reggiane è diventato un inghiottitoio di denaro pubblico, con scelte discutibili non solo nella visione di sviluppo, ma anche nella gestione tecnica delle risorse.

Emblematico è il recente rifacimento del sistema di climatizzazione del Tecnopolo, appena completato e già da rifare: il costo dell’ostinazione a conservare strutture vetuste sotto il pretesto della “archeologia industriale”. Intanto, si annuncia un nuovo progetto in via Paradisi, dove mini-appartamenti costeranno quanto villette a schiera. Tutto questo mentre crescono povertà ed emergenze abitative e ambientali.

La Rambla è un progetto che non serve alla città. Alla maggior parte dei cittadini non interessa. Non ne sentono il bisogno. Ed è ora che qualcuno lo dica chiaramente: siamo stanchi di veder sprecare denaro pubblico per lasciare “memoria eterna” a qualche architetto o assessore. La città ha bisogno di altro: strade, case, manutenzioni, verde pubblico vero.

Siamo inoltre preoccupati dal rapporto tra Comune e IREN Rinnovabili (30% in STU Reggiane). Chi controlla chi? I recenti aumenti di capitale sono ricaduti interamente sul Comune, e a supervisionare i progetti in giunta c’è un uomo che ha fatto carriera in IREN. La trasparenza è minima e i dubbi sono tanti.

La STU Reggiane ha terminato la sua missione originaria: rigenerare un quadrante dell’ex area industriale. Gli altri tre quadranti sono in mano a un fondo d’investimento privato. Perché allora mantenerla attiva? A chi giova? La risposta, forse, arriverà.

Chiediamo infine aggiornamenti concreti sugli altri quadranti dell’area ex Reggiane: è una zona appetibile, e sarebbe auspicabile conoscere quali idee ha il Comune, magari ascoltando anche i suggerimenti dei cittadini (come un ironico ma significativo “supermercato CONAD” per promuovere concorrenza vera).

Noi continueremo a vigilare, a porre domande e a rappresentare quella parte di città che vuole trasparenza, visione e buon senso nell’uso del denaro pubblico.»

Fabrizio Aguzzoli – Capogruppo di Coalizione Civica – Consiglio Comunale di Reggio Emilia