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Un team internazionale al lavoro su ex Gasometro, via Roma e parco Santa Maria, via Premuda, zona stazione, piazza della Vittoria. Sabato 20 settembre l’anteprima con il convegno “Di città e di cura” dedicato a Maurizio Fortelli. Tanti gli eventi aperti a tutta la città

Ripensare gli spazi pubblici e i luoghi di comunità: sono questi gli obiettivi al centro del Placemaking Week Europe, l’annuale festival europeo dedicato alla progettazione urbana che si terrà a Reggio Emilia dal 23 al 26 settembre. L’evento, che riunisce più di 500 professionisti che lavorano nel campo del cosiddetto placemaking, ovvero la creazione di luoghi pensati per le persone, coinvolgerà architetti, urbanisti, amministratori pubblici, ricercatori, leader di comunità provenienti da tutta Europa e oltre. Tra i nomi di maggior rilievo spiccano esperti del calibro di Charles Landry, una delle massime autorità internazionali sull’uso della creatività e dell’immaginazione per la rinascita delle città, autore di “The Creative city”; Demetrio Scopelliti, direttore di Urbanistica, territorio e spazio pubblico, Agenzia Mobilità ambiente e territorio (Amat) di Milano; Giulio Buciuni, professore di Imprenditoria e innovazione al Trinity College di Dublino.

Reggio è stata scelta per l’edizione 2025 del festival in ragione delle esperienze di rigenerazione urbana e di innovazione sociale presenti sul nostro territorio come la trasformazione delle ex Reggiane in Parco dell’innovazione, i progetti di riuso temporaneo degli spazi o la conversione dell’ex mangimificio Caffarri nella sede di Remida. Non a caso, i temi su cui si focalizza l’edizione reggiana della Placemaking Week riguardano ambiti e criticità che toccano da vicino le città di medie dimensioni e anche Reggio Emilia e sono strettamente connessi agli obiettivi di Mandato su cui l’Amministrazione comunale sta lavorando. Saranno infatti oggetto di discussione quattro ambiti cruciali per ripensare le città contemporanee: il rilancio dei centri storici, la progettazione di spazi di qualitàvivibili e inclusivi per tutte le persone, la mobilità a supporto delle reti di prossimità, le politiche che la città ‘media’ può mettere in campo per essere attrattiva e competitiva nel panorama europeo.

La discussione di questi temi non resterà solo sulla carta, ma riguarderà anche cinque luoghi specifici di Reggio su cui il team internazionale è chiamato a confrontarsi per elaborare delle proposte di rigenerazione da lasciare in eredità alla città: l’ex Gasometro, via Roma e il parco Santa Maria, via Premuda, la zona stazione, piazza della Vittoria. Cinque luoghi scelti dall’Amministrazione comunale per applicare il metodo placemaking ai nostri quartieri e lavorare su spazi portatori di criticità, ma anche di grandi potenzialità da esplorare per rafforzarne legami e ruoli all’interno della vita della città. Una volta terminato il festival, la città avrà quindi in dotazione una serie di idee e progetti da cui partire per mettere mano a questi spazi e ripensarli insieme ai cittadini. Ma avrà ricevuto in dote anche un nuovo metodo di lavoro che sarà appunto testato in questi giorni del festival coinvolgendo tecnici e amministratori comunali e stakeholder locali.

“La cura dei quartieri è uno dei principali obiettivi di mandato e il placemaking è uno strumento per innovare le politiche urbane, per pensare e creare luoghi con le comunità che li abitano, rafforzare la democrazia locale e promuovere la coesione sociale – commenta Davide Prandi, assessore comunale alla Cura della città – Per Reggio Emilia, il festival è una bella occasione di confronto con una dimensione europea, per mettersi in dialogo con esperienze internazionali e migliorare la qualità dello spazio pubblico urbano attraverso la partecipazione attiva delle persone”.

Placemaking prevede oltre 200 sessioni di lavoro tra conferenze, workshop, panel di lavoro, visite in loco e attività di placemaking in varie sedi della città rivolte agli iscritti al festival (programma completo a https://placemakingweekeurope2025re.sched.com/list/simple), ma anche tanti appuntamenti aperti al pubblico, il tutto pensato con l’idea di un festival diffuso, in grado di ispirare non solo i partecipanti, ma l’intera città per creare insieme spazi pubblici più funzionali, significativi e inclusivi.

L’ANTEPRIMA – In attesa del festival, sabato 20 settembre, dalle 9.30 alle 13 presso la
Sala Fondazione Architetti – Capannone 17 di piazzale Europa 2/C, si terrà il convegno “Di città e di cura”, dedicato alla figura di Mauro Fortelli, urbanista reggiano scomparso 25 anni fa, la cui visione etica e collettiva della città continua a ispirare il pensiero progettuale contemporaneo. L’incontro, promosso dalla Fondazione Architetti Reggio Emilia con il Comune di Reggio Emilia, propone una riflessione sul ruolo della cura come principio progettuale, culturale e politico per affrontare le trasformazioni urbane. Attraverso il dialogo tra architettura, filosofia, diritto e pianificazione, l’incontro vuole esplorare il progetto della città come spazio collettivo, in grado di rispondere alle sfide di un mondo in rapido cambiamento.

Il programma prevede gli interventi di Carla Ferrari, con un contributo sul tema della pianificazione e della sostenibilità nel contesto urbano, Claudio Sartea, che affronterà il rapporto tra diritto, etica e ambiente, e Maurizio Carta, con una riflessione sulla rigenerazione urbana e le città del futuro. Modera l’architetto Maddalena Fortelli, con i saluti istituzionali di Ramon Marrades, direttore della Placemaking Europe, Davide Prandi, assessore alla Cura della città, e Andrea Rinaldi, presidente Ordine architetti Ppc Reggio Emilia.

Per partecipare, è necessario iscriversi: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-di-citta-e-di-cura-1477977814429?aff=oddtdtcreator

IL COINVOLGIMENTO DELLA CITTÀ – Il programma del festival è stato co-costruito a partire da una selezione di proposte arrivate attraverso il coinvolgimento di professionisti, cittadini, stakeholder che hanno presentato esperienze, proposte di attività o approfondimenti su studi e ricerche nel campo del placemaking. Ne sono nate sessioni ed eventi specifici che riguardano la città di Reggio Emilia, grazie al coinvolgimento di numerosi partner istituzionali, privati e associazioni.

Tra gli appuntamenti collaterali aperti alla città e organizzati da associazioni e stakeholder del territorio, mercoledì 24 settembre, a Casa Bettola, alle 21 si terrà il dibattito “Governo e autogoverno. Il diritto alla città in tempi di catastrofe” con Massimo de Angelis, professore emerito di economia politica alla University of East London e autore di “Omnia Sunt Communia”, Spazi sociali di Reggio Emilia e Municipi sociali di Bologna. Tra le domande al centro della discussione: cosa significa parlare di diritto alla città oggi, in un contesto segnato da crisi sociali ed ecologiche che ci proiettano nella catastrofe?; quali sono le relazioni tra governo centrale e governo locale nello sviluppo e la gestione delle città? E ancora, quali sono le relazioni tra governo del territorio e le forme di autogoverno che nascono dal conflitto sociale e dalla cooperazione dal basso? L’incontro si svolgerà in italiano con la traduzione in inglese.

Sempre mercoledì 24, dalle ore 18 in piazza Domenico Secchi si tiene “Cà Reggio. Il bello del quartiere” con un laboratorio per bambini e bambine Playing with complaint a cura di Cocreiamo, per ripensare e riprogettare lo spazio pubblico adatto a tutte e tutti partendo dalla prospettiva di bambine e bambini. Alle 19 si parla di politiche educative nel contesto del quartiere stazione con Marwa Mahmoud, assessora alle politiche educative del Comune di Reggio Emilia, con con le volontarie del doposcuola Il Portico di via Turri 27. A cura di Rete di Comunità Impossibile. A seguire cena comunitaria in piazza Secchi.

Mercoledì 24 e venerdì 26 appuntamento con Btalks, dialoghi, performance, installazioni e mostre che animeranno la piazza del Popol Giost con eventi dedicati a temi e pratiche sostenibili per gli spazi urbani.

Sempre venerdì 26, alle ore 18, al Centro sociale Orologio si parla di “Città dei 15 minuti, Città di prossimità, un’idea per una città più felice”. L’incontro guiderà alla scoperta della città dei 15 minuti, un modello che rende i quartieri più accessibili e accoglienti, con servizi di prossimità e spazi pubblici di qualità. Una nuova visione che guarda oltre il centro storico, per costruire insieme una città più sostenibile e policentrica. Intervengono: Carlotta Bonvicini, Assessora alle Politiche per il Clima e Mobilità sostenibile, Matteo Dondé, Esperto in pianificazione della mobilità pedonale e ciclistica riqualificazione degli spazi pubblici, Paolo Gandolfi, Dirigente UdP Mobilità Urbana Evento organizzato da Comune di Reggio Emilia, Fondazione E-35 in collaborazione con Centro Sociale Orologio .

Sabato 27, dalle 18 alle 23.30, in via della Croce bianca 3/a, sarà possibile partecipare a “Città invisibili”, esposizioni, illustrazioni, video immersivi, installazioni interattive e musica allestiti in un negozio sfitto del centro storico per riportare la presenza e la cultura giovanile nel cuore della città e al centro del dibattito cittadino sul rilancio del centro storico. Non solo spazio di espressione artistica, ma anche spazio per dar voce alla comunità giovanile reggiana rispetto al modo in cui vorrebbe vivere gli spazi (pubblici e non) del centro. A Reggio Emilia esistono città che non si vedono. Una è proprio il centro storico: non solo spazio fisico, ma luogo simbolico dell’incontro, oggi in parte svuotato di residenti e servizi e ridotto a zona di passaggio o consumo. L’altra è la città dei giovani: presente, ma spesso assente nel dibattito pubblico. Rendere visibili queste città significa ripensare gli spazi, i ruoli e le relazioni. Ridare vita. Performances, Esposizioni e dj set a cura di Collettivo Kublai insieme a 11 giovani artisti/e e collettivi.

Elenco completo degli eventi collaterali su:

https://www.comune.reggioemilia.it/vivere-reggio-emilia/eventi/festival-placemaking-week-europe-programma-off

IL CONVEGNO DELLA REGIONE SUL PLACEMAKING– La presenza del festival internazionale Placemaking Week Europe a Reggio ha sollevato l’attenzione locale su questo metodo di lavoro alla pianificazione territoriale tanto che la Regione Emilia Romagna, in collaborazione con Comune di Reggio e Art-er, ha deciso di organizzare per venerdì 26 settembre un confronto sul tema nella nostra città. Dalle ore 10 alle 13 presso il Laboratorio aperto Chiostri di San Pietro (via Emilia San Pietro 44) si terrà una tavola rotonda per esplorare scenari futuri del fare città, a partire dal “placemaking”: un approccio che si concentra sulle persone che utilizzano uno spazio, piuttosto che sulle strutture fisiche o sugli edifici che lo definiscono, proponendo così un altro sguardo sui progetti di trasformazione urbana. All’evento, dal titolo “Come l’approccio placemaking può innovare il fare urbanistica nelle pubbliche amministrazioni?” intervengono, tra gli altri, Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, programmazione territoriale, mobilità e trasporti, infrastrutture, Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia, e gli assessori del Comune di Reggio Emilia Davide Prandi (Cura della città) e Carlo Pasini (Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile).

Info e programma su https://territorio.regione.emilia-romagna.it/qualita-urbana/news-rer/2025/tavola-rotonda-placemaking-26-settembre-reggio-emilia-2025