Claudio Guidetti

Eravamo già perplessi sull’iniziativa del Sindaco di invitare e premiare la signora Francesca Albanese, confidando che, al di là delle sue note e non condivisibili posizioni, sapesse cogliere l’occasione per lanciare un messaggio di pace rivolto al martoriato popolo palestinese, agli ostaggi innocenti e di dura condanna tanto verso i terroristi di Hamas quanto verso il criminale Netanyahu e il suo governo ortodosso di estrema destra. Così non è stato, e si è purtroppo confermato quanto prevedibile: l’ennesimo spostamento della coalizione reggiana di maggioranza verso una sinistra massimalista e populista, priva di riformismo e di centro popolare.

Reggio Emilia ha vissuto oggi una delle pagine più imbarazzanti della sua storia recente. La consegna della riproduzione del Primo Tricolore non è un gesto formale, ma simbolo dell’identità di tutta la Comunità. A riceverlo, invece, è stata una persona che rivendica apertamente schieramenti di parte che poco hanno a che vedere con la pace, ha sostanzialmente giustificato il barbaro attentato del 7 ottobre come occasione di “visibilità” per la causa palestinese, ha invocato boicottaggi indiscriminati, perfino di farmaci prodotti in Italia da una multinazionale con sede in Israele, ha attaccato le più alte cariche dello Stato e maltrattato il Sindaco che la premiava. In sostanza, pretende di imporre la propria visione come politica estera dell’Italia e dell’Europa.

Il Sindaco Massari non poteva ignorare queste posizioni estreme. Pensare di incanalarle in un messaggio costruttivo e di pace si è rivelato un grave errore. Così, in una cerimonia che doveva esprimere pace e unità, egli stesso è stato maltrattato ed umiliato da una contestazione indegna e da un’ospite priva di garbo e rispetto istituzionale. Eppure, quando il Sindaco ha ricordato la condanna di Hamas e chiesto la liberazione degli ostaggi, ha detto parole di buon senso che condividiamo e che meritavano rispetto.

Proprio per questo riteniamo che la scelta della premiata fosse inopportuna e non per la persona ma per ciò che dice e vuole rappresentare con le sue idee estreme lontano dalla pace. In un mondo scosso da guerre, ingiustizie e nuove autocrazie servono figure autorevoli e conciliatrici, non divisive. La vera questione non è il giudizio geopolitico – su cui condanniamo tanto i terroristi di Hamas quanto le azioni criminali di Netanyahu – ma il rispetto dovuto alla Città e alle sue istituzioni.

È grave che una celebrazione della nostra storia si sia trasformata in una brutta figura collettiva. Questo episodio rivela un problema politico di fondo che va oltre il fatto in sé: la coalizione che ha vinto le elezioni nonostante il 50 % dei reggiani che non sono andati a votare e che governa Reggio ha progressivamente spostato ai margini se non espulso tutta l’area riformista liberale e moderata, scegliendo un orientamento sempre più spostato a sinistra estrema e populista pentastellata. Una strada che rischia di consegnare la guida del Paese alla destra per decenni e di logorare anche il governo locale, allontanando i cittadini già sfiduciati e astensionisti.

Chiediamo pertanto al Sindaco e al PD reggiano che detiene la maggioranza consiliare di revocare il riconoscimento alla signora Albanese per manifesta inadeguatezza e non corrispondenza ai valori rappresentati dalla nostra bandiera e di aprire una riflessione seria sulla coalizione e sul suo orientamento.

Serve un cambiamento di rotta della politica di governo locale altrimenti, sarà sempre più chiaro che la scelta che si vuole intraprendere è quella di abbandonare il porto del centrosinistra riformista per navigare verso la sinistra massimalista e populista, distante dai reali bisogni dei reggiani e con l’orologio fermo alle ideologie e agli ’70, tempi che non sono più.
Avanti!
Claudio Guidetti – Presidente regionale ER e Segretario provinciale Azione