Era gremita la sala dell’Hotel Posta giovedì pomeriggio al convegno “La sfida riformista”, promosso dall’associazione reggiana Crea LiberaMente. L’incontro, introdotto Claudio Guidetti, presidente onorario di Crea LiberaMente che oggi ricopre anche il ruolo di Segretario provinciale di Azione, e moderato dal giornalista Fangareggi, vedeva il contributo politico dell’ex Ministro della Giustizia Claudio Martelli e dell’ex Ministro dei trasporti Graziano Delrio. Riformismo laico-socialista da una parte e cultura cattolico-democratica dall’altra.

Entrambi si sono detti favorevoli a una sfida riformista che si inserisca in un bipolarismo “pupulistico”, anche alla luce del fatto che, evidenziava Delrio, “I pilastri dell’ordine successivo alla Seconda guerra mondiale sono in crisi, mentre l’Occidente di Trump è contro l’Unione Europea, dove da un lato si pensa a una nuova unità, anche nell’ambito della difesa, e dall’altro emergono spinte nazionaliste come quelle della nostra Premier. Ecco perchè è importante dare forma a nuove proposte come un giusto riformismo che si cala nella complessità del reale dando vita a un nuovo pensiero occidentale”.

L’ex Ministro dei trasporti ed ex Sindaco di Reggio Emilia, ha accusato il colpo quando Martelli ha ricordato che oggi il principale partito di centro sinistra, il PD, è guidato da una giovane che è diventata vicepresidente della Regione Emilia Romagna e segretaria di un partito senza averne la tessera”, da qui il monito a non adulare troppo i giovani in quanto tali, perchè “non deve essere l’età anagrafica a decidere chi dovrà assumere ruoli decisivi per il nostro paese, serve anzi competenza che spesso si ha con l’esperienza”.

Non sono mancati attacchi al Governo Meloni da parte di Martelli: “L’unica riforma che sta facendo questo Governo è quella sulla Giustizia, mentre sarebbe importantissimo fare azioni per quanto riguarda le politiche climatiche, la riduzione delle disuguaglianze e la questione tributaria e fiscale”.

Sulla riforma della Giustizia Martelli ricorda di essere stato lui stesso “molto prima di Berlusconi, a sostenere la necessità della separazione delle carriere. Tuttavia, penso che un nodo importante non sia stato sciolto da questa riforma, ovvero l’esistenza di una organizzazione privata come l’Anm (Associazione nazionale magistrati), che, nel tempo, si è impadronita del Consiglio superiore della magistratura. Di conseguenza, un organo costituzionale, come il Csm, è stato di fatto “sequestrato” da un’associazione privata”.

Al convegno hanno partecipato esponenti di quasi tutti partiti e liste civiche (assente solo Fratelli d’Italia). Al termine, saluti con abbracci con la voglia di ritrovarsi in un altro incontro come quello organizzato dall’associazione Cra Liberamente per parlare di politica portando contributi di spessore.

Massiccia la presenza di ex democristiani, ex socialisti e, ovviamente, militanti di Azione, partito che sempre più sta intercettando la voglia di un grande centro capace di dare risposte a tutti quegli italiani che non si identificano in questo bipolarismo e che purtroppo, disillusi e sfiduciati, come extrema ratio scelgono di non recarsi alle urne.