Da sinistra: Giorgio Bedeschi con Gianluigi Paragone (Segretario nazionale Italexit) e l'Avv. erica Romani (Segretaria provinciale Italexit)

Non è semplice informare i lettori della dipartita di un amico, perchè Giorgio Bedeschi, prima che il politico che conoscevano tutti, era tale.
Sindaco di Viano dal 2009 al 2019, è deceduto a 74 anni dopo un aggravamento delle condizioni di salute avvenuto negli ultimi mesi.
Lascia l’amata moglie Mara Leurini e i figli Erik e Norman.

Giorgio era il sindaco il tutti, del fare, dello stare in mezzo alla gente e fra la gente. Non solo ha fatto tanto per Viano, ma con la sua passione viscerale per la politica riusciva costantemente a trasmetterla formando e invogliando persone di qualsiasi età a impegnarsi per il bene pubblico innanzitutto con spirito di servizio.
Perchè per Giorgio la politica era innanzitutto questo: servizio a disposizione dei cittadini.

Dopo una militanza passata della Lega Nord della prim’ora, ultimamente aveva scelto di impegnarsi in Italexit al fianco della segretaria provinciale Avv. Erica Romani con la quale era nata un’amicizia importante.

“Orgogliosamente imbianchino”, così si definiva, raccontava spesso aneddoti simpatici legati al suo lavoro, che ha sempre amato. Non a caso, nel maggio 2016, mentre era Sindaco di Viano, andò di persona a verniciare la recinzione delle scuole elementari: “La gente si stupiva nel vedermi pitturare la recinzione”, mi spiegava Giorgio con gli occhioni ancora sbarrati per lo stupore degli altri davanti a un gesto a suo avviso “normalissimo”, “Non ho mai capito il perchè. C’era bisogno, io facevo l’imbianchino e sono andato”. Famose anche le sue “ronde” notturne da Sindaco: aspettava all’alba il ritorno dei giovani concittadini dalla discoteca mentre faceva colazione gustandosi i suoi prelibati bomboloni alla crema, quindi faceva due chiacchiere con i ragazzi cercando di capire in che condizioni erano, per poi eventualmente accompagnarli di persona a casa se capiva che avevano bevuto troppo. Da lì l’appellativo di “Sindaco sceriffo”.
Ecco, Giorgio era così, al servizio delle gente, sempre, comunque e ovunque, semplice e al contempo ricchissimo dentro, nell’anima e nel cuore. Condivideva ciò che sapeva fare con estrema generosità mettendolo a disposizione di tutti. Al pari condivideva anche amicizie e rapporti.

Importante nel corso della sua vita è stata l’amicizia con l’imprenditore Enrico Grassi, titolare di Elettric80 “Adesso ti racconto in confidenza questa cosa che facemmo da ragazzi con Enrico, ma lo sto dicendo all’amiche eh, non alla giornalista”. Erano storie intrise di Amicizia con la A maiuscola che custodiva gelosamente come preziosità importanti di una vita ricca. Ricca di amicizie vere, di affetti importanti, di un lavoro di cui è sempre andato orgoglioso, di volontariato per la gente e fra la gente, fino all’ultimo.

Un uomo, un amico, un politico a cui tutti volevano bene, come dimostrano i tanti messaggi di cordoglio trasversali che stanno stanno arrivando in queste ore.

Il funerale si svolge oggi. Il corteo funebre parte alle 14.30 dalla camera ardente dell’ospedale Magati, per la chiesa parrocchiale di Viano. Dopo la messa la salma sarà traslata al cimitero di Coviolo, a Reggio, per la cremazione.

Marina Bortolani