Pubblico numeroso e attento, temi importanti e relatori espressione di tutti i livelli istituzionali. Giovedì 13 alla sala civica di Calerno si è tenuto un importante incontro sul fotovoltaico organizzato dall’amministrazione di Sant’Ilario alla presenza di tutti i consiglieri regionali reggiani: Elena Carletti, Laura Arduini, Anna Fornili (PD) e Alessandro Ragona (FdI);  dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e della Consigliera Provinciale delegata alla transizione energetica Ada Francesconi.

Ad aprire i lavori il sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti che, partendo dalla doppia sentenza che di recente ha bloccato gli interventi su Calerno, ha sottolineato come questo sia la conseguenza di una normativa realizzata in maniera non adeguata che ha un effetto critico in particolare sull’agricoltura. L’amministrazione di Sant’Ilario ha ritenuto fosse giusto e opportuno esercitare in modo fermo le prerogative dell’ente locale, ovvero la pianificazione e la tutela del paesaggio.

“Una scelta vincente, come confermano le diverse sentenze che ci hanno dato ragione. Ma ora – ha concluso Moretti – chiediamo una moratoria degli interventi, che metta a sistema l’insieme delle norme e delle sentenze che si stanno producendo. Chiediamo una risposta ad un bisogno vero, quello della transizione energetica, una risposta che coinvolga nella pianificazione anche chi amministra a livello locale. Una legge diversa da quella attuale, che aumenta gli appetiti degli imprenditori grazie anche a finanziamenti ingenti che si trasformano in investimenti che non rispettano il territorio”.

Sono poi intervenuti tutti i presenti per fare un excursus sui compiti della Regione che ha la competenza di legiferare in materia.  Una Regione che al momento sta alla finestra, in attesa dell’esito di una controversia sollevata da un pool di aziende che hanno fatto ricorso al TAR del Lazio sostenendo che le regioni non debbano legiferare in senso restrittivo rispetto ai decreti ministeriali.

“Lo Stato dovrebbe fare norme di principio generale – ha dichiarato Mammi – che tocca alla Regione calare nello specifico, trovando le aree idonee e rispettando anche la pianificazione fatta dai Comuni. La Regione – ha rassicurato Mammi – non condivide le imposizioni calate dall’alto e metterà vincoli ai progetti, ma anche l’obbligo di fidejussioni a garanzia degli investimenti”.

Ada Francesconi della Provincia ha sottolineato anche la necessità di stabilire quali siano le aree idonee, spostando il focus da quelle agricole. “Fondamentale prediligere parcheggi e tetti prima di utilizzare il terreno agricolo – ha dichiarato la consigliera provinciale – ma è altrettanto fondamentale avere garanzie anche sugli impianti, che devono avere caratteristiche precise sulle quali al momento nessuno sta facendo controlli. Servono normative chiare anche sull’analisi dell’investimento”.

Alla serata hanno partecipato anche rappresentanti delle associazioni agricole e della Bonifica, sottolineando come siano importanti incontri come quello di Calerno alla presenza di cittadini ma anche delle istituzioni a tutti i livelli.