«Reggio Emilia resiste, Reggio Emilia non sta a guardare». Dopo l’abbordaggio di parte delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, 2mila persone sono scese in piazza a Reggio Emilia seguendo la chiamata dell’Assemblea Reggiana per la Palestina.
L’Assemblea dichiara: «Ieri sera Israele ha abbordato le imbarcazioni e rapito (perché non aveva alcun diritto ad arrestarli) centinaia di attiviste e attivisti della Global Sumud Flotilla. È un atto di pirateria contrario ai trattati internazionali che impegnano anche il nostro Paese. Gli stati occidentali sono complici, ma i nostri popoli non stanno a guardare e la marea che sta invadendo le nostre strade è inarrestabile».

L’Assemblea ha rinnovato l’appello a partecipare alle iniziative che costelleranno il Paese in questo fine settimana e nelle quali sarà presente con propri spezzoni: «Dalle 8mila persone che lunedì 22 Settembre hanno inondato le strade di Reggio alle 2mila che nel giro di poche decine di minuti si sono trovate in Piazza Prampolini è giunto un messaggio chiaro. Un messaggio che impegna anche organizzazioni politiche, sindacati, istituzioni: non ci si può più lavare l’anima con gesti simbolici, né si può cavalcare l’onda con mezzucci gattopardeschi, servono comportamenti concreti da parte di tutte e tutti. Non volteremo la testa dall’altra parte: dallo sciopero del 3 Ottobre che partirà a Reggio dal polo di Via Makallè alle 9, alla grande manifestazione di Roma del 4 Ottobre, e ancora oltre, la nostra marea sarà inarrestabile e bloccherà tutto».

L’Assemblea conclude: «Nessun argine potrà fermare la rivolta di chi rifiuta la complicità, l’integrazione del nostro Paese nell’economia del genocidio, di chi non accetta che le nostre istituzioni continuino a fare finta di nulla (come nel caso dei farmaci dell’azienda israeliana Teva che FCR e il Comune di Reggio Emilia ancora difendono, Business as usual).
Nessun argine potrà fermare la lotta, a Reggio Emilia, in Italia, in tutto il mondo, per fermare il genocidio, per smantellare il progetto coloniale e suprematista sionista, e per una Palestina libera dal fiume al mare».

Assemblea Reggiana per la Palestina