Quanto accaduto alla sede de La Stampa di Torino rappresenta un attacco organizzato, grave e inaccettabile alla libertà di stampa e, più in generale, al cuore del nostro sistema democratico. Gli assalti mirati a una redazione giornalistica non sono proteste: sono intimidazioni che violano le regole del confronto civile.
Le successive dichiarazioni della signora Francesca Albanese aggiungono sconcerto e preoccupazione: si tratta di affermazioni inappropriate, in contrasto con i principi della convivenza democratica e totalmente fuori misura rispetto alla delicatezza del momento.
Ogni opinione e ogni manifestazione sono legittime finché restano dentro il perimetro delle regole, del rispetto e della legalità. Qui, invece, siamo di fronte a comportamenti e parole che evocano pagine oscure, anzi, politicamente “nere”, della nostra storia, riportandoci simbolicamente ai tempi del ventennio “fascista”.
Chi tenta di intimidire una redazione, chi usa la forza o la retorica minacciosa per zittire opinioni diverse, deve essere isolato e condannato senza esitazioni. È un dovere che chiama in causa l’intera politica, senza eccezioni e senza giochini fra maggioranza e opposizione, anche a Reggio Emilia.
In questo quadro, riteniamo che a Reggio Emilia seppure in buona fede sia stato commesso un errore nel conferire alla signora Francesca Albanese il premio Primo Tricolore. Azione Reggio Emilia, forza lealmente parte del campo del centrosinistra locale, ma libera nel suo pensiero e nei giudizi, prende formalmente e fermamente le distanze da quel riconoscimento e conferma la richiesta di revoca del premio assegnato alla signora Albanese.
La notorietà improvvisa, quando mal gestita, porta talvolta alcuni soggetti come Albanese a perdere senso della misura e il contatto con la realtà: un motivo in più per assumere un’errata valutazione come tale, senza ambiguità.
Siamo convinti che questa posizione sia condivisa da una larga parte del popolo del centrosinistra reggiano e non scriviamo questo passaggio a caso. La Sindaca Sara (PD) di Firenze che ha negato il conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese o lo stop a Torino e in altre realtà o il pentimento di alcuni eletti bolognesi dopo il riconoscimento. Insomma un quadro chiaro.

Con altrettanta chiarezza, prendiamo le distanze anche dalle strumentalizzazioni della destra locale e delle forze politiche moderate e civiche a essa innaturalmente alleate, che invocano la revoca del premio solo per mera convenienza politica e non per una valutazione seria dei fatti e delle affermazioni e idee della persona erroneamente premiata. La speculazione non appartiene alla nostra cultura politica e non giova alla città.
Reggio Emilia, Medaglia d’Oro della Resistenza al nazifascismo, ha una responsabilità storica e morale: assumere una posizione ferma su quanto accaduto a Torino e sulle successive dichiarazioni della signora Francesca Albanese. La nostra è una città antifascista, che non ha nulla a che vedere con la violenza nei gesti e con l’intimidazione nelle parole.
La nostra piena solidarietà va al direttore Andrea Malaguti, alla redazione de La Stampa e, più in generale, a tutto il mondo dell’informazione che ogni giorno tutela il diritto dei cittadini a essere liberi e informati.
Difendere la stampa e la sua libertà significa difendere la democrazia.
Claudio Guidetti – Presidente regionale e Segretario provinciale Azione
Lorenzo Buffagni – Segretario cittadino Azione


