Casina, 31 luglio 2025 – Nell’ultimo consiglio comunale a Casina è stato approvato all’unanimità un Ordine del giorno che chiede il “riconoscimento dello Stato della Palestina”.
Recita il testo votato da tutti i consiglieri: “Pensando di vedere la terra dallo spazio è evidente che non esistono confini. Si vede la grande muraglia cinese, ma allontanandosi ancor di più, prima rimane il mare, la terra ferma, e andando oltre, non rimane che un puntino minuscolo. Ma va da se, che l’uomo i confini, quelle linee immaginarie, li ha sempre voluti. Finita la seconda guerra mondiale, vennero definiti nuovi confini, e tra questi quello dello stato d’Israele andando così a modificare i confini della Palestina”.
“Da lì anni di conflitti per i confini. Uno Stato, quello palestinese, completamente stravolto. Fino ad arrivare ad un momento in cui due uomini: Yasser Arafat Yitzhak Rabin intrapresero un percorso di pace (fino ad essere insigniti del premio Nobel), per ottenere il riconoscimento dei due Stati e il rispetto della sovranità delle parti. Poi la tragedia, l’uccisione di Rabin da parte di Ygal Amir, colono e sionista. Subito dopo succede a Rabin lo stesso Netanyahu al governo oggi. E per parlando dell’oggi, è doveroso condannare i fatti del 7 ottobre per mano di Hamas, ma è altrettanto doveroso condannare con fermezza quanto sta accadendo a Gaza e anche in Cisgiordania, per mano di Israele e dell’IDF. A Gaza è in atto un vero e proprio genocidio, con bambini, donne e uomini che vengono fatti morire, volutamente di fame. Orrori e crimini indicibili per i quali è già stato emanato un mandato d’arresto per Netanyahu. Approvare l’Odg odierno, e chiedere al nostro governo il riconoscimento della Palestina, significa mettersi dalla parte giusta della storia, significa non voltarsi dall’altra parte, e non mettersi dalla parte sbagliata come già facemmo nel 1939”.
Afferma l’Assessore alla cultura Alessandro Torri Giorgi che ha lavorato al documento: “Ho votato orgogliosamente sì a questo Odg, per non dovermi sentir chiedere da mio figlio prima, e dai miei nipoti poi, come mai questo genocidio è stato possibile e come mai noi non facemmo niente. Questo tema ci coinvolge tutti molto profondamente, anche nei giorni precedenti il Consiglio comunale avevamo affisso davanti al municipio lo striscione che ricorda come l’Italia ripudi la guerra, che deve essere il principio costituzionale che guidi le azioni del nostro Governo. Siamo molto contenti che il documento sia stato approvato all’unanimità”.
Aggiunge Barbara Incerti, capogruppo di Casina Futura: “Con questo atto, Casina si unisce ai tanti Comuni italiani ed europei che hanno deciso di non rimanere indifferenti. Non è solo una questione istituzionale, ma profondamente civile e umana. Questo voto, che stiamo per esprimere, non è un’idea astratta, ma un impegno concreto per la giustizia e la pace. È un passo necessario per difendere il diritto internazionale e la dignità di ogni persona. Sappiamo bene che la nostra voce, da sola, non cambierà il mondo. Ma siamo certi che, insieme a quella di altre comunità, potrà contribuire a costruire un futuro più giusto e pacifico, basato sul rispetto reciproco e sulla coesione. In questi momenti difficili, le istituzioni locali hanno un ruolo fondamentale: dare voce ai valori che ci uniscono come comunità”.