Un bando del valore di 150mila euro a sostegno di nuove attività commerciali in centro storico, con un’attenzione particolare alle aree di criticità, all’artigianato e ai prodotti tipici; nuove risorse regionali per la prosecuzione del progetto affidato al Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano e per la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali; riorganizzazione del mercato cittadino e nuovi regolamenti per le attività commerciali, tra cui quello per le distese estive.
Sono queste le principali azioni programmate dall’Amministrazione comunale per il centro storico di Reggio Emilia, che saranno attivate da qui ai prossimi mesi e consegneranno alla prossima amministrazione strumenti e linee guida necessari per sostenere la complessa e prolungata fase di transizione e trasformazione che stanno vivendo i centri storici delle città medie italiane. Si tratta di una serie di misure individuate nel contesto della crisi post pandemia, che portano con sé il lascito di quell’esperienza, in uno scenario di marcata trasformazione socioeconomica dei centri urbani, degli stili e delle abitudini di consumo delle persone.
HANNO DETTO – “Le misure a sostegno dell’attività d’impresa vengono introdotte per la prima volta in maniera così strutturata e con finalità anti-cicliche nel centro storico della nostra città – ha spiegato il sindaco Luca Vecchi – Si tratta di uno strumento di politica economica non nuovo in altri contesti, il cui obiettivo è sostenere, ma prima ancora stimolare e incentivare l’apertura e il radicamento di attività economiche, favorendo la creazione di start up. Ai 150mila euro resi disponibili dall’Amministrazione comunale tramite bando, si assommanno quelle regionali per la valorizzazione dei centri storici: a Reggio sono stati assegnati circa 56mila euro. Abbiamo inoltre proposto alla Camera di commercio di partecipare al programma di incentivazioni delle attività economiche nella città storica e su questo ulteriore coinvolgimento il dialogo è aperto”.
“Attraverso lo studio realizzato dagli esperti del Politecnico di Milano e al quadro che ci hanno fornito, siamo in grado di avviare misure strutturali di lungo periodo a favore dell’attrattività del centro e del suo commercio. Con questi primi interventi gettiamo infatti le basi per un lavoro capace di tenere conto delle nuove dinamiche che caratterizzano un po’ ovunque i centro storici delle città e le nuove abitudini di approccio al commercio – ha detto l’assessora alla Valorizzazione del centro storico e Attività produttive Mariafrancesca Sidoli – In pochi anni la vita delle città è molto cambiata e con essa le logiche di lavoro che sono necessarie: nell’epoca Covid abbiamo fornito sostegno affinché le attività restassero in vita, riportando la socialità in centro e nelle piazze con cartelloni di eventi nel corso del 2022 e 2023. Ora è tempo di dare sostegno a nuove attività, all’artigianato, ai prodotti tipici”.
“Anche il tema dei dehor – ha aggiunto l’assessora – ha subito in pochi anni una profonda trasformazione: dopo il Covid la richiesta non è più quella di avere spazi chiusi, ma aree in cui sia garantito il ricambio d’aria, grazie anche a nuove tecnologie per il riscaldamento degli spazi esterni. Con la Sovrintendenza abbiamo fissato i criteri per i dehor e definito un prototipo specifico già utilizzabile da coloro che fossero interessati”.
Alla presentazione è intervenuta anche Lorena Belli, dirigente del servizio Attività produttive del Comune, che ha illustrato alcuni aspetti tecnici delle misure per il centro storico.
OBIETTIVI – L’obiettivo è di introdurre azioni innovative in grado di contrastare fenomeni di abbandono del centro storico, prestando una maggiore attenzione ad alcune zone che ad oggi appaiono in sofferenza, andando di pari passo con quegli interventi di rigenerazione urbana – tra cui l’organizzazione di eventi, animazione e promozione – che in questi mesi sono andati nella direzione di rendere il centro uno spazio accogliente e fruibile.
In quest’ottica, già a partire dal 2022, si è scelto di affidare il progetto per la rilevazione di indirizzi per il rilancio delle attività economiche urbane del centro storico al Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, volendo attuare una sperimentazione di procedimento di rilievo, mappatura ed analisi interpretativa del contesto di offerta del centro storico di Reggio Emilia, definendo inoltre una modalità per il monitoraggio periodico che ha consentito di individuare le peculiarità dell’offerta, nonché le criticità e le dinamiche evolutive di breve periodo.
Il coinvolgimento di tanti diversi soggetti portatori di interesse (associazioni di categoria e industriali, Diocesi, Università, Ordini professionali, Istituzioni culturali, marchi di grande distribuzione, Consulta del centro storico) ha contribuito alla definizione di alcuni primi obiettivi strategici emersi anche dal raffronto di buone pratiche comparative con altre città medie, anche europee.
IL BANDO – Il commercio al dettaglio e l’artigianato di nuova generazione rappresentano settori ai quali vengono riconosciute, oggi ancora di più a seguito della pandemia, significative valenze legate alla loro funzione di prossimità e socialità. Partendo da questa considerazione, nei prossimi giorni sul sito del Comune sarà pubblicato un bando che prevede 150mila euro a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali di vicinato, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizi alle persone nel centro storico di Reggio Emilia.
Questa misura intende da una parte misurarsi con le complessità emerse dall’analisi sul commercio in centro storico, dando un sostegno nell’immediato a un sistema economico “contratto e affaticato e contrastando il percorso di svuotamento e di chiusure delle attività presenti nell’esagono”; dall’altro favorire opportunità di trasformazione non rinviabili nello scenario contemporaneo, come ad esempio la digitalizzazione, capaci di fare da leve per l’imprenditoria e imprimere tracce di identità in un mercato più globale che risponde necessariamente ai requisiti economici.
Il contributo massimo erogabile per una singola attività sarà di 20mila euro: le richieste saranno valutate da un’apposita commissione e inserite in una graduatoria. Al momento è inoltre in corso un’interlocuzione per il coinvolgimento della Camera di commercio dell’Emilia e di altri soggetti ed enti, al fine di aggiungere – tramite cofinanziamenti – ulteriori risorse e finanziare così un maggior numero di soggetti, anche tra quelli che non hanno partecipato al bando.
Al fine di rafforzare il sistema della qualità dell’offerta delle attività in centro storico, il bando prevede un meccanismo di premialità per tutte quelle proposte che soddisfino alcuni importanti requisiti tra cui:
-
la promozione dell’artigianato artistico e tradizionale;
-
la promozione dell’enogastronomia tipica della Regione con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali;
-
l’utilizzo di strumenti innovativi anche digitali (e-commerce, app o piattaforme per la prenotazione degli acquisti o dei servizi, social media, nuovi servizi alla clientela) di commercializzazione e promozione,
-
la prevalente partecipazione femminile e giovanile;
-
lo sviluppo di start up innovative;
-
accessibilità con persone con disabilità.
Un ulteriore e importante elemento di valutazione sarà costituito dalla scelta di collocare delle nuove attività, con particolare attenzione alle aree più critiche individuate nello studio del Politecnico di Milano, tra cui vicolo Trivelli, Galleria Cavour, via Emilia San Pietro e Santo Stefano, asse Nord della via Emilia.
Le voci ammissibili a contributo saranno:
-
canone di locazione;
-
spese per utenze, comprese quelle di attivazione;
-
acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, comprese quelle informatiche, e arredi.
IL FINANZIAMENTO REGIONALE – Grazie a un finanziamento regionale previsto dalla legge 41/97 dell’Emilia-Romagna, sono stati assegnati al Comune di Reggio Emilia 56.000 euro per il biennio 2024/2025 da investire in parte nel progetto di valorizzazione del centro storico, iniziato nel 2022 in collaborazione con il Laboratorio Urb&Com del Politecnico di Milano, per garantirne la prosecuzione. Il progetto ha infatti segnato l’avvio di un approccio di lavoro innovativo nella lettura interpretativa dello stato dell’arte del centro storico, con le sue peculiarità e criticità, e ha visto il coinvolgimento di un nuovo pluralismo di soggetti, al fine di predisporre azioni e politiche mirate di breve e di lungo respiro.
La prosecuzione, dunque, del percorso affidato al Politecnico di Milano anche per il 2024 garantisce continuità e soluzione metodologica che questo mandato consegna alla prossima amministrazione e si prefigge di:
-
prolungare il periodo di monitoraggio della rete di offerta del centro storico, permettendo di osservare ed interpretare le dinamiche evolutive di medio e lungo periodo;
-
valutare le ricadute sul tessuto economico e commerciale del centro storico dei recenti interventi di riqualificazione dello spazio pubblico – ad esempio, piazza San Prospero – e dei progetti di riattivazione di grandi funzioni centrali;
-
riconoscere e valorizzare le diverse specificità tematiche dei sistemi di offerta del centro storico;
-
individuare e promuovere le attività del centro che offrono prodotti e servizi peculiari della città e della provincia;
-
sperimentare in alcune aree della città progetti innovativi, tra i quali possibili interventi legati al riuso dei negozi sfitti, migliorando il decoro delle vetrine e promuovendo momenti di confronto e collaborazione con i vari stakeholder già intervenuti nel percorso attualmente in essere;
-
supportare il Comune di Reggio Emilia nel processo di attivazione degli “hub urbani”, ossia “aree poste al centro delle città e dei comuni caratterizzate da una pluralità di funzioni e soggetti rispetto ai quali le attività commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi svolgono un ruolo centrale per l’innovazione e l’attrattività” e degli “hub di prossimità” (aree in grado di accrescere la propria identità ed economia di prossimità attraverso le attività commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi) previsti dalla legge regionale 12 del 3 ottobre 2023 “Sviluppo dell’economia urbana e qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi”.
PRODOTTI TIPICI – Grazie a risorse ottenute tramite la legge regionale e risorse proprie dell’amministrazione, inoltre, il Comune intende promuovere iniziative diffuse, da marzo a ottobre 2024, connesse in modo forte alle eccellenze del territorio, ai percorsi di promozione e tutela dei prodotti tipici messi in campo, come la DeCo (Denominazione comunale d’origine) o il percorso di promozione e tutela dell’erbazzone (Igp). Il centro storico ospiterà a tale proposito iniziative, eventi e azioni di promozione, organizzati con il coinvolgimento di botteghe alimentari e attività artigianali e della ristorazione tipica.
I MERCATI – È al momento in fase di ultimazione la riorganizzazione di parte del mercato cittadino, in particolare dell’area di piazza della Vittoria, anche a seguito delle modificazioni intervenute a causa della pandemia.
In particolare, in questi mesi si è lavorato per rendere permanente e definitiva la collocazione degli esercenti presenti sulla stessa piazza della Vittoria e in piazza Martiri del 7 luglio, a seguito del loro spostamento temporaneo da piazza San Prospero per consentire l’avvio dei lavori di riqualificazione della piazza del patrono. Su proposta di Confesercenti, inviata all’Amministrazione e alle altre associazioni di categoria, il Comune ha lavorato per definire e valutare il nuovo assetto, che ha nel frattempo ottenuto anche il parere favorevole delle associazioni del Tavolo unico del commercio e dei rappresentanti degli operatori mercatali riuniti in assemblea plenaria: si è così partiti con una prima fase di sperimentazione, che precede una nuova disposizione definitiva del principale mercato cittadino. Questa fase, accolta con soddisfazione generale dagli operatori coinvolti, ha anche consentito di recepire eventuali criticità e problematiche.
Allo stato attuale, su piazza della Vittoria sono previsti 52 posteggi da 7 per 5 metri e 8 per 5 metri nelle corsie centrali, più grandi rispetto ai 4 per 4 precedenti concessi in piazza San Prospero: questa misura permette l’accoglimento e la permanenza del mezzo su plateatico e genera di conseguenza una riduzione degli spostamenti di carico e scarico, liberando al contempo in circonvallazione quegli stalli che normalmente venivano utilizzati dagli operatori del mercato. Se da un lato, pertanto, si riducono gli impatti dei mezzi, dall’altro la sperimentazione permette di valutare e intervenire sugli aspetti che attengono al decoro e alla protezione dello spazio pubblico.
L’ultimo intervento ha infine riguardato i ‘posteggi’ di piazza Fontanesi, oggetto di trasferimento temporaneo su piazza della Vittoria, i quali sono stati ricollocati nelle originarie posizioni pre-pandemia.
REGOLAMENTI E DISTESE – È prevista per il prossimo marzo la conclusione dell’iter di approvazione del regolamento per l’occupazione dello spazio pubblico annesso agli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, al fine di definire linee e criteri per le distese e i dehor condivisi con la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, in continuità con quanto previsto dal Piano comunale di valorizzazione del centro storico. In particolare la normativa in tema di dehor sarà oggetto di un’apposita Commissione consiliare prevista per marzo, che anticiperà il passaggio in Consiglio comunale.
Unitamente si procederà all’aggiornamento e revisione del Regolamento di igiene degli alimenti e bevande in accordo con l’Asl.