
“Nella battaglia sugli accorpamenti scolastici, la Regione ha detto basta alla follia dei tagli e ha scelto di non firmare il piano di riduzione del Ministero. Stona solo il silenzio della Provincia di Reggio che continua, invece, a lasciare sul piatto la testa del sistema Cpia. Il nostro appello è netto: basta, si tolga il bersaglio dalla schiena di questi Centri”.
Non ci gira intorno Ciro Fiore, segretario generale aggiunto di Emilia Centrale, mettendo in evidenza il rischio di veder compromessi a Reggio la qualità dei servizi e il diritto allo studio.
I numeri dell’operazione ministeriale sono chiari e facilmente comprensibili: in tutta la regione toccano circa 530 mila studenti, 532 istituti e una media di 994 alunni per struttura, un valore superiore al parametro fissato a livello nazionale. Nonostante questo, il piano ministeriale cerca di ridurre di 17 unità l’attuale assetto, esasperando ancora di più il rapporto studenti/scuole, che volerebbe a circa 1.600 studenti per ogni autonomia scolastica. Diventando, di fatto, ingestibile.
“Siamo passati dalla minaccia ministeriale dello scorso novembre di far scattare il danno erariale per la Regione, al ritorno di un commissario che dovrà farsi carico di decidere, in ogni territorio, gli istituti che dovranno scomparire, venendo accorpati. La novità rilevante è che la Regione, dopo una fase di studio e dialogo, ha scelto di opporsi ai tagli, grazie alla presa di posizione dell’assessora Isabella Conti, che condividiamo. Ancora di più e ancora più forte, chiediamo pertanto alla Provincia di cancellare il documento che di fatto indica al commissario dove fare scattare le forbici a Reggio Emilia: l’istituto Pertini (sedi 1 e 2) e soprattutto i Cpia Reggio Nord e Sud”.
COSA SONO I CPIA
I Cpia sono i Centri provinciali per l’Istruzione degli Adulti, ad oggi hanno 2.500 frequentanti, 1.800 persone in lista d’attesa, 33 sedi territoriali da tenere in piedi. “Tagliare uno dei due dirigenti significa colpire al cuore questi centri che sono fondamentali, se davvero vogliamo parlare con credibilità di inclusione, che passa attraverso l’accesso alla conoscenza della lingua e della cultura italiana”, prosegue Fiore.
POLITICI REGGIANI, PRONUNCIATEVI
Cisl Scuola plaude anche all’interrogazione parlamentare appena depositata dalla deputata Ilenia Malvasi, ex sindaca di Correggio, proprio il comune sul cui territorio opera la sede Cpia che dovrebbe venire accorpata. L’interrogazione chiede al Governo chiarimenti su criteri, tempi ed effetti del piano di riduzione delle autonomie scolastiche.
Da qui l’appello di Cisl Scuola Emilia Centrale a tutte le forze politiche del territorio “affinché intervengano con chiarezza. Il nostro sistema scolastico è già in equilibrio, ha già razionalizzato e va tutelato. Intervenite, pronunciatevi con coraggio perché il silenzio non è neutrale: è una scelta”.
La Regione ha scelto la strada del confronto istituzionale e del dialogo sui dati, senza assumersi la responsabilità di un’operazione che rischia di penalizzare i territori montani, le aree interne, i centri urbani.
“La nostra Provincia segua l’esempio della Regione, combatta contro questa ingiustizia. Anziché sostenere di non aver votato alcun documento e di non aver responsabilità politiche, ammetta di aver già preparato una relazione che mette in pericolo i Cpia: quando il commissario arriverà non farà altro che eseguire i contenuti di quel piano. Bastava stare fermi, proprio come hanno fatto altre Province, aspettando di capire l’evoluzione della situazione. Sbagliare è umano, correggere quel che non va è doveroso, quando sei una Istituzione al servizio della Comunità”, chiosa Fiore.


