Gli abitanti di via Fenulli e via Bergonzi, nella zona della Canalina, che hanno chiesto aiuto ai consiglieri comunali di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli. Il gruppo si unisce ai vicini di via Compagnoni, che nelle passate settimane hanno sottolineato i tanti disagi con cui devono forzatamente convivere. Tutte aree caratterizzate dalla presenza di complessi di edilizia popolare e da una popolazione molto vasta.

Le zone in cui vivono «sono diventate, nel corso degli ultimi due decenni, invivibili. Le persone e soprattutto gli oggetti sono alla merce della microcriminalità, al punto che la gente ha paura a girare nel quartiere di sera.

La raccolta differenziata e quella porta a porta sono stati un vero fallimento, testimoniato dalla presenza di numerosi ratti che scorrazzano fuori, dentro e sotto i bidoni della carta e della plastica, che ormai contengono di tutto e di più». E non va meglio per la raccolta dell’organico con bidoni che vengono arbitrariamente spostati e dove viene buttato ogni genere di rifiuti. Tutti problemi segnalati in numerose occasioni all’amministrazione comunale e al gestore

La preoccupazione principale arriva dall’assenza di sicurezza: «I garage e le cantine sono ormai regolarmente nel mirino di questi criminali, al punto che c’è chi ha deciso di chiedere al Acer la restituzione dei garage, o chi non va più neanche a denunciare i furti, soprattutto di bici, subiti. L’ultimo episodio vandalico riguarda l’incendio scoppiato nei garage, che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco»

In più, c’è l’amarezza dovuta alla distanza del Comune e di chi dovrebbe occuparsi del bene pubblico e della sicurezza: «L’aspetto più sconcertante è che le persone si sentono completamente abbandonate a se stesse, senza la presenza delle istituzioni. Tutto passa nella più completa incuranza. Gli unici ad aver raccolto l’invito dei cittadini ormai esasperati, sono stati gli esponenti di Coalizione Civica, che sono venuti a parlare con alcuni condomini». Altrimenti, «ogni volta che viene fatta una segnalazione, nei casi più fortunati, bisogna aspettare mesi, o anni, prima che qualcuno intervenga, dopo vari solleciti. Gli abitanti delle case popolari si sentono ghettizzati e abbandonati. Sono parole forti, lo sappiamo, ma esprimono chiaramente lo stato d’animo di chi qui ci vive».

Cosa domandano? Risposte e presenza: «Non chiediamo uno stato di polizia, ma chiediamo controlli, chiediamo che le case vengano assegnate con criterio, in modo da non concentrare, negli stessi civici, persone note alle forze dell’ordine. Nessuno si è fatto vivo nella nostra zona da anni e quando ci rivolgiamo a chi di dovere veniamo presi in scarsa (talvolta nessuna) considerazione. L’assenza delle istituzioni è il cibo principale di cui si nutre la criminalità e non lo diciamo noi, ma ce lo insegna la storia».

Per chiedere chiarezza su questi aspetti, i consiglieri di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli hanno presentato un’interpellanza in cui si domandano delucidazioni e prospettive di interventi all’amministrazione.

«Abbiamo sempre fatto dell’ascolto la nostra priorità e anche questa siamo andati, noi soli, non la maggioranza sempre pronta a pontificare e a parlare di percezione, ad ascoltare le persone esasperate. Abbiamo presentato l’interpellanza per dare visibilità all’argomento e spingere l’amministrazione a muoversi, a dare qualche risposta, anche se troviamo assurdo che problemi così gravi, e noti da anni, abbiano bisogno di nuove sollecitazioni. O anche qui, sono sempre e solo percezioni?», affermano i due consiglieri.