“La legalità è anche questione di testa. Dì no alla tinta a domicilio!”. Con questo slogan ha preso avvio la campagna social che CNA, insieme a Confartigianato e con il patrocinio del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha pensato contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica. L’iniziativa pone al centro la tutela della salute dei cittadini, per sensibilizzarli sull’importanza di affidarsi solo a imprese regolari e a professionisti qualificati.

“Questa nuova campagna contro l’abusivismo si aggiunge a tutte quelle azioni locali che CNA Reggio Emilia ha promosso negli anni – dichiara Teresa Salvino, Responsabile CNA Benessere e Sanità – anche attraverso i protocolli sottoscritti con le amministrazioni locali. Ricordiamo che chi lavora abusivamente non rispetta le principali regole di igiene e sicurezza, mettendo in pericolo la salute delle persone e operando senza i necessari requisiti professionali, indispensabili per esercitare l’attività di acconciatore ed estetista. Non possiamo nemmeno trascurare il danno economico e di concorrenza sleale per gli operatori che lavorano nel rispetto della legge e della salute dei clienti”.

Nel nostro Paese, l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%. Tale fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 – che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari.  Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.

Per combattere l’abusivismo, CNA Benessere e Sanità ha di recente organizzato un incontro per i suoi associati dal titolo “Affitto di poltrona e cabina”, in cui è stato posto l’accento sui cambiamenti che hanno interessato il mercato negli ultimi anni e sulla necessità di cercare nuovi modelli organizzativi che possano consentire di ridurre i costi di gestione. Una possibile proposta per risolvere il problema dell’abusivismo è il contratto di affitto di poltrona per gli acconciatori o cabina per gli estetisti.

“La campagna di sensibilizzazione mira ad accendere un faro anche sul tema del lavoro a domicilio – questo il commento di Azio Sezzi, Direttore CNA Reggio Emilia – mettendo in guardia i cittadini sul fatto che ricevere trattamenti nella propria abitazione o in locali non a norma è illegale e che scegliere di rivolgersi a imprese regolari vuol dire sostenere i diritti dei lavoratori, l’economia del Paese e lo sviluppo delle imprese.”

CNA continuerà a sviluppare sinergie per contrastare questa piaga, con l’auspicio di una sempre maggiore collaborazione fra associazioni di rappresentanza e istituzioni al fine di ottenere risultati significativi in termini di riduzione dell’abusivismo in settori particolarmente esposti come quelli dell’estetica e dell’acconciatura, a tutto vantaggio del benessere collettivo e a tutela delle imprese che operano nella legalità.