Dario De Lucia

Nella prima seduta la Giunta comunale di Fiorano Modenese (comune a 30 km da Reggio Emilia) ha voluto approvare un atto a tutela della retribuzione minima salariale nei contratti sottoscritti dal loro comune. Un’operazione di giustizia sociale che abbiamo proposto con Coalizione Civica alla prima seduta del consiglio comunale. Il documento è stato però respinto da PD, M5s, Lista Massari, Verdi e Possibile. Perché nel modenese si riesce a rendere realtà una tutela maggiore ai lavoratori che lavorano in appalto per il comune mentre qui a Reggio no?

L’atto approvato a Fiorano Modenese impegna il Comune a indicare in tutte le procedure di gara che al personale impiegato negli appalti pubblici e concessioni sia applicato il contratto collettivo maggiormente attinente all’attività svolta e a verificare che i contratti prevedano un trattamento economico minimo pari a 9 euro l’ora. Ove gli operatori economici dichiarino di applicare un diverso contratto collettivo, si dovrà accertare che questo garantisca ai lavoratori la retribuzione minima pari a 9 euro l’ora.

Inoltre gli uffici comunali dovranno effettuare una ricognizione di tutti contratti in essere stipulati a partire dal 2022, verificando le condizioni applicate sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista normativo. Ogni  6 mesi sarà redatto un report sugli appalti comunali e sulle verifiche relative ai contratti effettuate;

Infine l’Amministrazione comunale di Fiorano si impegna ad organizzare incontri con le organizzazioni sindacali al fine di verificare come raggiungere l’obiettivo che tutti i contratti in essere prevedano un trattamento economico minimo inderogabile pari a 9 euro l’ora, per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro.

Una tutela sul salario e una corretta individuazione dei contratti nazionali da applicare ai lavoratori sono tasselli di un mosaico che deve contemplare anche la sicurezza sul lavoro, la tenuta occupazionale e la continuità dei livelli reddituali nei passaggi di appalto da una ditta ad un’altra. Ricordo che siamo in un distretto dove il ricorso agli appalti e ai subappalti anche da parte delle imprese private è molto diffuso. L’azione di Fiorano è quindi da prendere ad esempio.

Non riesco ancora a capire perchè a Reggio Emilia il PD e alleati abbiano bocciato il documento proposto da Coalizione Civica al primo consiglio comunale che chiedeva le stesse identiche azioni a vantaggio dei lavoratori. Torneremo a proporre il documento fino a quando non verrà approvato dal sindaco Marco Massari, vorremo dei fatti a vedere almeno un pochino del cambiamento promesso in campagna elettorale.