Alessandra Todde ha strappato la Sardegna alle destra, in cui deteneva il comando regionale da quasi un decennio come fosse una roccaforte. La prima donna ad ottenere un simile incarico in Sardegna, di sinistra, ha schiaffeggiato la prima donna, di destra, Giorgia Meloni.

Quella Giorgia che a quattro giorni dal voto ha tenuto un comizio nelle terre sarde sbeffeggiando la candidata con siparietti e ha detto ai cittadini “sapete cosa fare”.  Ringraziamo quindi LA Presidente, perché i cittadini effettivamente sapevano cosa fare e l’hanno dimostrato con 330.619 voti riecheggiando in tutto il territorio non solo sardo, ma in tutta Italia.

È da sottolineare questo eco nazionale (e il “tifo da stadio” che si è tenuto) e di cui il PD e il M5S NON dovrebbero prendersi meriti ma ringraziare e prendere appunti.

Perché 330.619 voti (45.3%) contro 327.695 (45%) NON SONO una vittoria per il PD e M5s. Soprattutto considerando che se nel 2022 avessero fatto il proprio dovere di difensori contro la deriva di una destra, che si è rivelata un uragano democratico e civile, adesso non saremmo qui attaccati agli schermi a pregare di strappare la prima sconfitta al Governo.

Ringrazino i cittadini sardi che non hanno dato per perso il loro potere, la scheda elettorale, e che ancora credono nel valore delle loro scelte. Ringrazino chi tra ieri e oggi, adulto o giovanissimo, è rimasto incollato al telefono o alla televisione con la speranza di rivalsa nonostante non riguardasse sè stesso ma un territorio che era magari anche distante ore di volo. Prendano appunti e a testa bassa tornino a lavorare davvero, insieme e senza compromessi o slogan.

A questo momento, stando a quanto riportato sul sito della Regione Sardegna, sono state scrutinate 1.822 sezioni su 1.844 [98.8%]. Nelle ultime tre elezioni i principali partiti nazionali non hanno mai raccolto più della metà dei voti. Per tutte le coalizioni dunque giocano un ruolo fondamentale realtà locali e liste “civiche”, per le quali naturalmente conta molto la persona. E infatti la Todde prende 3 punti percentuali più della somma di chi la appoggiava ufficialmente. E Truzzu, al contrario, prende quasi 4 punti percentuali meno della somma dei suoi.

Gli italiani hanno dimostrato che ci sono ancora e sono stanchi dei partiti, è la politica vera che manca e a cui oggi è stata data una scrollata per chi sa comprenderla con umiltà.

Karin Silvi – Attivista di Coalizione Civica