È arrivata anche la fine di questo lungo anno scolastico e come di consueto per tutti gli insegnanti e operatori della scuola arriva il tempo dei bilanci e delle riflessioni che troppo spesso lasciamo a margine della nostra pagina di quotidiana condivisione coi bambini e coi ragazzi.
Siamo di fronte ad una scuola che sempre di più è messa in difficoltà dai tagli sul personale, sui progetti e sulla dotazione scolastica. La fatica didattica è all’ordine del giorno e invece noi avremmo molle buone idee e progetti da mettere in campo per cercare di trasformare completamente la nostra scuola.
Reggio è da sempre luogo di pensieri e di partecipazione viva rispetto alla fascia 0/6 dei suoi piccoli abitanti ma sembra subire un brusco cambio di traiettoria quando si parla di 6/10 e di adolescenza. L’utenza delle nostre scuole si è modificata sostanzialmente negli ultimi 10 anni, molte delle nostre classi hanno una presenza altissima se non quasi totale di bambini che provengono da paesi esteri.
La nostra città ha sempre mostrato grandissima attenzione alle buone pratiche di accoglienza e di integrazione ma con le risorse della scuola primaria siamo veramente in grandissima difficoltà, pur mettendo in essere ogni giorno, tutte le nostre competenze ed energie.
Quest’anno per la nostra scuola è stato un tempo privilegiato di riflessione e abbiamo deciso di appoggiarci per il nostro progetto di plesso all’associazione Balliamo sul Mondo che ringraziamo di tutto cuore per averci permesso di regalare ai nostri bambini e a tutte le loro famiglie una giornata meravigliosa. La nostra scuola primaria Dante Alighieri è da sempre in prima linea nell’accoglienza e nell’integrazione delle famiglie straniere e cerchiamo continuamente modi per avvicinarci in modo propositivo alle varie lingue, costumi e abitudini e questo fa della nostra scuola un vero fiore all’occhiello nell’essere realmente multiculturale e accogliente.
Abbiamo deciso di proporre ai bambini una festa completamente costruita e tagliata su di loro, una festa dove i ritmi, i colori, i suoni e le diverse lingue si sono completamente amalgamate a tempo di musica. Balliamo sul modo porta dentro la scuola narrazioni, storie e gesti provenienti da tutti i paesi del mondo e ogni bambino può trovare nel ballare e nel cantare un modo meravigliosamente esplosivo e coinvolgente di comunicare con gli altri anche senza padroneggiare bene la lingua.
Il nostro corpo parla un linguaggio universalmente riconosciuto, ballare è un modo per riconoscere il proprio corpo e per relazionarsi agli altri attraverso i movimenti e i sorrisi. Abbiamo cercato di coltivare connessioni senza parole, mani che si muovevano all’unisono e si sorrisi che volano nell’aria nel nostro giardino completamente trasformato a festa. Tutte le famiglie sono state coinvolte in una vera festa, una scuola come vorremmo sempre, con meno banchi e giudizi e con più progetti incentrati sul benessere e la socializzazione positiva. Non scordiamoci che i bambini di oggi saranno i futuri cittadini di domani e che una città poggia le basi per una buona convivenza civile quando è coesa e quando condivide spazi di serenità e costruzione partecipata.
I più grandi che ci salutano per salpare per nuove avventure hanno preso per mano i più piccoli e li hanno accompagnati nelle danze e nel canto, un’ultimo bellissimo pomeriggio per festeggiare cinque anni assieme alle maestre e ai loro compagni, sono rimasti fino all’ultimo raggio di sole a danzare e a scambiarsi allegrie prima di chiudere il loro percorso e cambiare scuola. Speriamo che la nostra festa rimanga nel cuore dei nostri ragazzi di quinta che a tempo di musica e battiti di mani veleggeranno verso le scuole medie e anche per tutti gli altri che hanno trovato in questa giornata una giusta conclusione per un percorso che ha attraversato tutto l’anno scolastico.
I complimenti alla dirigente e a tutte le colleghe che hanno investito tempo, energie e che hanno danzato e cantato coi loro studenti, abbiamo cercato di fare quello che facciamo sempre, rendere la nostra scuola una seconda casa, un luogo dove sentirsi ascoltati, accolti e compresi al di là di tutte le difficoltà che si possono presentare. Se avremo seminato anche solo un piccolo seme per un futuro di condivisione il nostro lavoro non sarà stato invano. Buone vacanze bambini, la scuola chiude per un po’ con la speranza che ci saranno altri progetti e altre opportunità da vivere assieme. Le buone pratiche ci sono ci auguriamo che si investano sempre di più risorse sulla scuola, è tra i banchi di scuola che si costruiscono futuri brillanti.
Francesca Ferrari – Maestra della primaria Dante Alighieri