E’ Talk It or Dance It – progetto in realtà aumentata di teatro-danza derivato dall’archetipo femminile di Medusa, a cura di Charlotte Zeidler & Ornella Trespidi (Kirchzarten, Germania, e Torino) – uno dei sei progetti che hanno partecipato all’esperienza di “residenze d’artista fluide” presso la SD Factory – Laboratorio creativo di Reggio Emilia. Nei giorni scorsi, sei artisti selezionati, tra la rosa delle candidature pervenute da tutta Italia, hanno avuto la possibilità di risiedere in città e sperimentare la propria arte, grazie al supporto del Comune di Reggio Emilia, usufruendo, come sottolinea il direttore artistico di SD Factory Luca Delmonte, di “uno spazio artistico dinamico e non lineare, per accogliere artisti nella fase embrionale di percorsi di creazione, scambio e contaminazione”.

Gli altri progetti artistici selezionati sono Vent Rouge, “canto corale che unisce arte visiva, danza e musica per ridare corpo e respiro a quelle autrici oscurate dalla storia”, a cura delle performers e visual artist Giovanna Zanchetta, Chiara Ferlito e Afra Pieri (Roma); Innesto, performance tra danza e l’utilizzo delle piante nella musica elettronica e sperimentale, attraverso il dispositivo Plants Play, a cura di Conferenza Balaam (Napoli, Torino, Roma, Ravenna); Anatomia di un ricordo, tra danza e arti performative che scava nella memoria familiare de* performer Ilaria Bagarolo aka Gary, Edoardo Battaglia e Alice Pan; Le formiche camminano in fila in cerca di cibo, un lavoro tra danza contemporanea, teatro e poesia, con una ricerca “sulla relazione tra infanzia e guerra, e tra tempo storico e tempo intimo”, a cura di Teresa Priano (con base a Torino); Biografie di un abito, lavoro di teatro-danza che esplora l’identità di genere partendo dalla memoria emotiva e che si muove oltre gli stereotipi socio-culturali, a cura di Andrea Piras, Martina Bondioli e la compagnia Teatro delle Brame nelle figure di Rahel Righi ed Elisa Brucellaria (Reggio Emilia).

Il progetto, giunto alla seconda edizione, vuole sostenere la ricerca e la sperimentazione artistica nell’ambito del teatro, della danza e delle arti performative attivando relazioni tra artisti, territori, comunità e pratiche, rimettendo in circolo l’arte come esperienza viva, accessibile, generativa e trasformativa del reale, come nello spirito di Sd Factory.

Ai partecipanti è stata offerta la possibilità di utilizzare le sale, gli spazi e le attrezzature della Factory in modo autonomo e gratuito, per una settimana e di usufruire di un contributo di 500 euro a progetto.

Sd factory si trova in via Brigata Reggio, 29 a Reggio Emilia. Di proprietà del Comune di Reggio, è uno spazio dedicato alla formazione e sperimentazione di linguaggi espressivi e di produzione creativa di giovani under 35. È anche uno spazio di coworking e luogo di visibilità per una nuova generazione di creativi. “E proprio quest’ultima – secondo Marco Mietto, assessore a Cultura e Giovani del Comune di Reggio Emilia – è una vocazione cui il sistema culturale, a partire da tutte le sue Istituzioni culturali maggiori, si dedica. Reggio ospita talenti di ogni parte del mondo cui, grazie alla credibilità ormai consolidata, apre confini ben più che provinciali.”