Quando entri in un maneggio e ti accoglie con il sorriso la coppia che lo gestisce, percepisci subito che c’è qualcosa che va oltre… una sorta di caldo abbraccio che ti invita ad entrare nel mondo dei cavalli, che è anche il loro mondo privato in cui hanno scelto di vivere, perchè è fra i cavalli che si sono conosciuti, ed stato proprio all”interno delle scuderie che un giorno è sbocciato il loro amore.
Diego Bonatti, insieme alla moglie Francesca Signori, gestisce da anni un maneggio a Borzano di Albinea. Con il sigaro sulle labbra ti guarda apparentemente “storto”, in realtà sta semplicemente “radiografandoti” dalla testa ai piedi: non gli interessa l’età, se sei uomo o donna, se potrai essere un futuro campione, se hai problematiche….cerca solo di capire se il tuo approccio con i suoi cavalli sarà rispettoso di un animale che ama fin da piccolo. Se la risposta è positiva, allora ti spalanca qualsiasi porta delle scuderie e ti fa entrare nel suo mondo….che coincide anche con il suo cuore.
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Diego, innanzi tutto parlaci di te e della tua storia
Ho cominciato per caso da bambino, quando vivevo a Mantova, perchè il mio vicino di casa aveva una cavalla e me la faceva accudire e successivamente ho imparato a salire in sella. Non potevo permettermi lezioni per le scarse possibilità della mia famiglia, così imparai da solo, da autodidatta, pur essendo un bambino.
Poi, crescendo, la mia passione è aumentata, così facevo dei lavori estivi per pagarmi le lezioni in un maneggio vicino a Mantova. Sono stato quindi notato da un maniscalco che mi ha presentato a un professionista-cavaliere e preparatore di giovani puledri con il quale è nata una lunga collaborazione.
Cosa rappresentano per te i cavalli?
Tantissimo. I cavalli mi hanno dato la possibilità di trasformare la passione in un lavoro. Un cavallo può essere determinante o passeggero, dipende dalla intensità della passione per questo sport. Per me è stato determinante.
Come comunicano i cavalli rispetto ad altri animali?
I cavalli comunicano con il loro corpo, atteggiamento, segnali sonori… ma l’importante (non è da tutti e qui fa la differenza) è saperli percepire interpretando. Rispetto ad altri animali i cavalli sono prede e non predatori, di conseguenza mandano segnali diversi.
Oggi insieme a tua moglie Francesca gestite un maneggio a Borzano di Albinea. Vi dà soddisfazioni?
Se devo essere sincero, gestire un maneggio oggi non è facile, ma fatto nel modo giusto è molto appagante. Ci si confronta con generazioni, mentalità, caratteri diversi e difficoltà passate e sicuramente future. Un modo speciale dove l’unico INTERMEDIARIO è il cavallo.
Com’è la vostra vita e giornata tipo?
Sveglia ore 6.00, accudire cavalli con razioni cibo, pulizia box e controlli su come hanno passato la notte. A metà mattina vengono date le prime lezioni. In tarda mattinata avviene la preparazione dei cavalli in allevamento e doma dei giovani cavalli. Primo pomeriggio si continua ad accudire i cavalli e metà pomeriggio fino a sera lezioni per principianti e agonisti, privati e non.
Infine alle sera, verso le 20.00-21.00 si torna in casa stanchi, ma contenti di aver fatto un buon lavoro umile come solo un cavallo può insegnarti.
Cosa consigli a chi desidera avvicinarsi al mondo dei cavalli?
Innanzitutto attenzione a una cosa importante: quando si sceglie di far parte di questo mondo, non bisogna mai farlo con persone improvvisate. Per il resto, lo consiglio a chiunque, ovvero a persone di qualsiasi età, sia per sport, che anche solo per staccare dallo stress. Ho visto adulti e bambini che avevano problemi di salute che hanno avuto benefici immensi. Il cavallo è un animale sorprendente e può dare davvero tantissimo.
Il maneggio è stato galeotto: in quell’ambiente hai conosciuto infatti l’amore della tua vita.
Ehhhh…
Diego non risponde, gira i tacchi e sale sul cavallo con l’aria da duro (anche i duri hanno un cuore, e se lo custodiscono gelosamente). Ma non molla nemmeno per un secondo lo sguardo verso la moglie Francesca che chiede se può rispondere lei.
Certo.
Allora, io e Diego ci siamo conosciuti in un maneggio a Mantova dove lui lavorava come addestratore di gare e puledri da circa 25 anni. Io ho cominciato a fare le lezioni in quel maneggio grazie a una mia collega con cui lavoravo allora nel settore della moda e che ci teneva a farmelo conoscere. Quindi ha approfittato dell’occasione di un concorso dove partecipavano sia lei che Diego per presentarmelo. Pensi che era proprio il giorno del suo compleanno, il 25 novembre. Lui era molto cordiale, ma subito sembrava non mi avesse molto in nota, invece mi sbagliavo…. Infatti eccoci qui ora, a gestire un maneggio tutto nostro nel reggiano con passione e amore tutti i giorni.
Diego ascolta Francesca e non smentisce, anzi.. accenna pure un sorriso accondiscendente.
Rifareste tutte queste scelte.
Certo!
La risposta è all’unisono.
Marina Bortolani