“Il sindacato ADL Cobas condivide l’occupazione avvenuta agli ex poliambulatori di via Monte San Michele il 1 maggio dal Laboratorio AQ16, una azione che riaccende un dibattito in città sul tema drammatico dell’abitare, del diritto alla casa.

Da alcuni anni attraverso i nostri sportelli abbiamo riscontrato un cambiamento repentino riguardante la perdita del diritto alla casa, sé in passato le difficoltà ricadevano su chi perdeva il lavoro e non lo ritrovava in tempi rapidi e veniva sfrattato, oggi troviamo sempre piu’ nuclei famigliari che dopo decenni di affitti pagati regolarmente non gli viene rinnovato il contratto e si trovano ad uscire per finita locazione, perchè il proprietario o vuole vendere l’immobile o vuole speculare tramite gli affitti brevi. Questa situazione sta colpendo un largo strato delle lavoratrici e lavoratori, con famiglie residenti in città da 15 anni che sono state costrette a dividersi in alcuni casi mandando moglie e figli nei paesi di origine interrompendo il percorso scolastico iniziato a Reggio Emila.

Incontriamo sempre piu’ spesso persone che da altre città hanno vinto i concorsi pubblici per entrare a lavorare nella sanità pubblica cittadina o nella scuola e rinunciano perchè non trovano una casa in affitto. Queste sono alcune delle situazioni che quotidianamente incontriamo e l’altra parte della medaglia è che AUSL non trova personale sanitario con un forte peggioramento delle condizioni lavorative per chi già ci lavora, con doppi turni e una automatica riduzione della qualità dei servizi con aumenti dei tempi di attesa o liste infinite per prenotare le prestazioni sanitarie.

Come O.S. troviamo imbarazzanti le dichiarazioni della presidente di Coonfedilizia Terenziani, conosciamo bene il suo concetto di comunità ordinata e rispettosa dei diritti, soprattutto nei due anni di emergenza sanitaria dove molte aziende erano chiuse con i lavoratori senza salari e lei richiedeva l’esecuzione immediata degli sfratti di centinaia di persone in città.
Gli ricordiamo che mentre le lavoratrici e lavoratori producono beni e servizi utili a tutta la cittadinanza e oggi non hanno accesso assicurato al diritto alla casa, i multi proprietari di appartamenti che difende la Terenziani senza lavorare e senza produrre nulla si arricchiscono sui bisogni primari creando di riflesso sempre piu’ esclusi ad un diritto fondamentale e creando di riflesso le condizioni per il mercato nero degli affitti e delle residenze.

Come sindacato riteniamo che sia importante che in città si crei una sinergia di enti pubblici e cittadini del centro storico e la città, tramite i bisogni che emergono si vincolino i poliambulatori in via Monte San Michele a servizi di cura di prossimità e alloggi convenzionati per studenti e lavoratori, per riattivare la residenzialità in centro storico”.

ADL Cobas Reggio Emilia