“Anche nei momenti più bui possiamo seminare la speranza perché un giorno la pace possa trionfare”, ha detto Issa Al-Quasis, sindaco di Beit Jala, città palestinese gemellata con Reggio Emilia, intervenendo in diretta on line durante la commissione consiliare “Diritti umani, Pari opportunità e Città internazionale” che si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi mercoledì 23 luglio.

Nel contesto della crisi in Medio Oriente, lo scorso 3 giugno, il Consiglio comunale di Reggio Emilia aveva approvato, infatti, un ordine del giorno urgente per impegnare l’amministrazione a convocare la commissione consiliare e fare il punto sulla complessa situazione palestinese. Nella seduta, che si è svolta oggi, l’Amministrazione comunale reggiana ha espresso profonda vicinanza al primo cittadino di Beit Jala e a tutta la comunità palestinese. È stato inoltre riaffermato il valore del gemellaggio tra Reggio Emilia e la città palestinese di Beit Jala.

Il sindaco Issa Al-Quasis ha rivolto un sentito ringraziamento per l’invito, sottolineando l’importanza del legame tra le due città: “I media svelano gli effetti di mesi di bombardamenti che hanno causato decine di migliaia di morti, feriti e dispersi. Intere famiglie cancellate. Gli ospedali sono al collasso, le case in macerie e i beni di prima necessità come acqua, elettricità e cibo scarseggiano o sono un lusso. I civili sono le prime vittime. Ciò di cui siamo testimoni non è solo una catastrofe umanitaria è la sistematica distruzione di un popolo, che grida giustizia. Il messaggio che vogliamo mandare al mondo è questo: la forza si trova nell’unità e nella coesistenza”.

In conclusione, il primo cittadino palestinese ha rivolto un invito a tutte le città e istituzioni democratiche a sostenere il popolo palestinese, riaffermando i valori universali di pace, dignità umana e solidarietà. E ha espresso la speranza che il legame con la città di Reggio Emilia possa continuare a rafforzarsi all’insegna della giustizia e del rispetto reciproco.

“Reggio Emilia crede fermamente nel ruolo attivo delle città nella costruzione di un mondo migliore – ha affermato Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia intervenendo in Commissione – Le istituzioni locali, attraverso l’impegno quotidiano, possono contribuire a dare concretezza a una visione di pace, solidarietà e giustizia. Questo è l’impegno che oggi viene riaffermato, con umiltà ma anche con determinazione”.

Il sindaco ha quindi ricordato che il legame tra le due città ha radici profonde e si è rafforzato negli anni, dando vita a progetti concreti basati su valori comuni. “Il gemellaggio non è solo un atto formale – ha detto – ma politico e umano, volto a promuovere ambiti di collaborazione fondamentali: diritti umani, cittadinanza attiva, educazione, tutela dell’infanzia, cultura, sport, sostenibilità e turismo responsabile. Si tratta di un impegno quotidiano condiviso da istituzioni, associazioni, scuole, università, operatori della cooperazione e cittadini in risposta alle più recenti escalation di violenze”.

Il gemellaggio, nato nel 2019 e rafforzato nel settembre 2023, è l’erede di una lunga relazione tra Reggio Emilia e il Governatorato di Betlemme, iniziata a fine anni ’90. Un patto politico e umano che si traduce in progetti concreti portato avanti anche grazie al lavoro del Coordinamento per il Gemellaggio, della Fondazione E35, che ha visto il coinvolgimento oltre 30 realtà del territorio reggiano. Tra le azioni più rilevanti portate avanti grazie alla cooperazione tra le cittadine gemellate i progetti Aepic e Pace, che hanno sviluppato interventi educativi in 25 scuole palestinesi e rigenerato uno spazio per la fondazione di un centro Remida a Betlemme, e il progetto Oasi, promosso dal Comune e finanziato dalla Regione Emilia Romagna, per la creazione partecipata di un parco urbano nella città di Beit Jala, accompagnato da azioni comunitarie di educazione e sensibilizzazione alla sostenibilità.

Uno tra i momenti più toccanti frutto della collaborazione tra le due città si è concretizzato durante l’iniziativa ospitata a Reggio nel 2024 con le tre giornate di dialogo e riflessione con il Parents Circle – Families Forum (Pcff), organizzazione israelo-palestinese che riunisce oltre 600 famiglie colpite dal conflitto. È ai blocchi di partenza, infine, il programma denominato “Akli Baladi – Mangia locale” per dare maggior impulso a filiere alimentari sostenibili. L’iniziativa è promossa dal Comune di Reggio Emilia e dalla Città di Beit Jala, attraverso un progetto finanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo. In questo progetto le due città lavoreranno insieme ad un’ampia rete di enti locali italiani e palestinesi per sviluppare il tema delle food policies, dei diritti, della pace e dello sviluppo locale.