Erano in tanti ieri in Questura a Reggio Emilia presenti alla prestigiosa iniziativa voluta dal sindacato di Polizia Siulp (Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori della Polizia) per ricordare l’indimenticabile Luigi Piscopo, già vice dirigente della Digos reggiana, tra i fondatori del sindacato e per decenni presidente della Reggiana Nuoto e successivamente della Rubiera Nuoto.
A fare da cornice all’iniziativa, lo splendido logo con la targa intestata a Piscopo dipinto sulla parete e realizzato dalla mano artistica dell’eclettica poliziotta Alessia Cioffi.

Oltre al segretario provinciale Aldo Aragiusto era presente anche il segretario nazionale Romano Felice e numerosi colleghi della Mobile squadra antidroga dove Luigi lavorò quando giunse a Reggio Emilia in Questura negli anni ’80, e della Digos di cui Piscopo è stato vice Dirigente al termine della carriera (dall’attuale dirigente Lucio Di Cicco a Fabio Corradi, Fausto Miari, Grazia Martina, Roberta Zunarelli, Marina Caione, Leo Silva, Tonino Campanale…).
Era presente anche il vicario Gianpaolo Patruno che ha portato un messaggio da parte del Questore Giuseppe Maggese, l’ex Questore Angelo Caldarola, il Dott. Fabio Rizzo, Dirigente Superiore che ricopre attualmente l’incarico di Capo della sicurezza della zona di frontiera della Lombardia (carissimo amico di Piscopo), gli amici Ivano Azzali e Dumas Iori, e diversi colleghi delle forze dell’ordine (Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza) che per tanti anni hanno condiviso il nuoto amatoriale due sere alla settimana nelle corsie dedicate presso la piscina comunale di via Melato. Gruppo sportivo che nel tempo è diventato anche un gruppo di amici che continuano a incontrarsi dedicando periodicamente un brindisi al caro Luigi.

Non potevano mancare i famigliari: la moglie Rosa Acocella, il figlio Vincenzo, la nuora Nadia e gli adorati due nipoti di cui Piscopo parlava spesso e che già gli rendono onore (il nipote Luigi, che frequenta la quarta classe del Liceo Scientifico Spallanzani, proprio il giorno prima aveva incassato una prestigiosa medaglia in una gara di nuoto agonistico). “Questa iniziativa fa molto piacere a me così come a tutta la famiglia. Ne sono orgogliosa e so che Luigi sarebbe stato orgogliosissimo”, ha detto commossa la moglie Rosa.

Commosso anche il segretario Aldo Aragiusto mentre illustrava le ragioni della scelta: “Abbiamo deciso di intitolare la sede della segreteria reggiana a Luigi Piscopo per dare un tributo a colui che per me è stato un maestro. Fu infatti Luigi ad avvicinarmi al sindacato, trasmettendomi la passione nel fare attività sindacale: gli devo moltissimo”.
Anche il Segretario Felice Romano, non riusciva a celare la propria commozione: “Oggi sono qui non per dovere: ero molto legato a Gigi, è stato un padre putativo quando ho iniziato nel 1972 a Modena e questa scelta mi ha rallegrato. Ricordo il suo sorriso sornione, la barba ingiallita dalla sigaretta sempre sulle labbra mentre mi diceva che io invece non dovevo fumare perchè faceva male. Per me è stato un padre putativo. Ho trovato in lui non solo un compagno di viaggio che mi guidava, ma un uomo straordinario, l’essenza dei valori del Siulp e della Polizia, cioè legalità, rispetto delle regole, solidarietà, integrazione, essere al servizio degli altri. È stato un uomo e un poliziotto straordinario”.

Piscopo era un uomo straordinario in ogni cosa, con un cuore immenso. Non è un caso se spesso al rapporto professionale fra colleghi si sovrapponeva quello di amicizia, rendendo il lavoro -e il servizio per i cittadini- di ulteriore rara qualità.

Marina Bortolani