La cultura e l’arte possono offrire una seconda vita a luoghi urbani trascurati e percepiti come insicuri. Lo dimostra la trasformazione avvenuta sotto il cavalcavia di via Turri che oggi, sabato 4 maggio, è stato lo scenario del Wrapping Day, un’azione collettiva per “incartare” (in inglese “wrapping”) e ridisegnare lo spazio pubblico sotto il ponte, piloni compresi. Alle prime luci del mattino il team di “Sottoponte”, progetto di rigenerazione urbana a base culturale promosso dall’associazione culturale Cinqueminuti e Binario49, ha ricoperto l’area con enormi fogli di cartone bianco, che durante l’intera giornata sono diventati una tavolozza per centinaia di persone di tutte le età. Insieme hanno lasciato il proprio segno su carta con pennarelli, bombolette e vernici, per creare un disegno condiviso e partecipato in scala reale del possibile futuro di questo spazio urbano. Tra le nuove funzioni e i nuovi valori di relazione che sono stati immaginati da chi abita e frequenta il quartiere, in particolare le generazioni più giovani, ci sono una zona riservata al cinema e agli spettacoli, un’altra dedicata allo sport e un angolo ristoro dove incontrarsi e stare insieme.
Il Wrapping Day è una nuova tappa del progetto Sottoponte – Prove generali di trasformazione, il percorso di rigenerazione urbana a base culturale per ripensare le funzioni dello spazio pubblico sotto il cavalcavia di via Turri attraverso design sociale, urban art e arti performative. Primo classificato nella selezione pubblica Creative Living Lab della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il progetto è promosso da Cinqueminuti Associazione Culturale e Binario49 in collaborazione con Comune di Reggio Emilia, ACER Reggio Emilia e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in rete con Supercultura. La direzione scientifica è affidata all’architetto Francesco Bombardi, il team creativo è composto da Tommaso Monza (Natiscalzi DT), coreografo, Luca Macca (Compagnia del Buco), artista circense, e Andrea Mazzoni, fotografo e videomaker.
Per tutta la giornata sono state attivate anche alcune “isole creative”, che hanno accolto laboratori di arti circensi, pratiche fisiche dedicate alla percezione di sé e del proprio spazio, workshop di autocostruzione, laboratori di teatro danza e fotografia. L’attività partecipata di disegno urbano si è conclusa alle 18 con The space between us, “un’azione performativa partecipata per uno spazio urbano sottovalutato che vuole contenere umanità” a cura di Natiscalzi DT. Gran finale in musica con una urban jam session a cura di Baba Beatbox. Per tutta la giornata sono stati attivi il servizio bar a cura di Binario49 e il Micromercato con artigiani e produttori locali.
Soddisfatto anche Lanfranco de Franco, assessore alla Partecipazione: «Oggi è una bella giornata per il quartiere stazione: il Wrapping Day è un progetto di rigenerazione temporanea che si inserisce in un percorso più ampio che coinvolge la zona di via Turri e via Paradisi. Lo facciamo prima di tutto con i ragazzi del quartiere e le persone che vivono Binario49, che frequentano lo Spazio Raga e che partecipano ai progetti educativi del Comune. Insieme a loro vogliamo disegnare un nuovo spazio urbano, trasformando quello che prima era un parcheggio non particolarmente gradevole e che invece intendiamo vivere come luogo della comunità».
Il progetto Sottoponte è stato presentato a inizio marzo a Binario49, in continuità con il percorso di partecipazione promosso dall’amministrazione comunale in vista della riqualificazione futura del quartiere. Nelle scorse settimane settimane la co-progettazione è proseguita con incontri e laboratori che hanno coinvolto persone di tutte le età che abitano e frequentano il quartiere in esplorazioni urbane, esercizi di osservazioni e creazione di mappe, ma anche pratiche fisiche per immaginare nuove funzioni e nuovi contenuti per il Sottoponte, che contribuiranno all’azione collettiva di disegno e live painting del Wrapping Day.
«Coniugando design sociale, urban art e arti performative – spiegano i promotori – il progetto si propone di ripensare le funzioni di un luogo in transizione come il Sottoponte, caratterizzato da marginalità funzionale e bassa qualità urbana, che potrà diventare spazio pubblico per i cittadini, punto di incontro, palcoscenico, sede espositiva e molto altro, rafforzando e ampliando la vocazione di community hub e centro culturale di Binario49. Un’opportunità per potenziare le pratiche culturali, educative, di welfare e favorire le produzioni culturali e artistiche di ricerca, in particolare grazie alla collaborazione con la rete Supercultura, che contribuirà alla progettazione e alla programmazione del cartellone estivo di Sottoponte. Il percorso prevede anche un importante lavoro di facilitazione che coinvolgerà il Servizio Partecipazione del Comune, l’Azienda Casa e l’Università».