A Velo Veronese è stato organizzato un corso pratico-teorico di Sciamanesimo Nepalese, tenuto dal noto sciamano Bhola Banstola, e dalla studiosa Mariariosa Genitrini, presso la splendida location “Casa del Brigante” a Velo Veronese, dove i padroni di casa Elisabetta e Maurizio hanno regalato un’ospitalità perfetta.
Durante il corso i partecipanti hanno potuto conoscere le origini e la storia dello Sciamanesimo ed essere protagonisti del viaggio sciamanico condotto maestralmente da Bhola Banstola.
Di cosa da dire sul viaggio Sciamanico ce ne sarebbero tante, ma è appunto “un viaggio”, un’esperienza personale, in quando tale soggetta a più interpretazioni, quindi cercherò di spiegare cos’è lo sciamanesimo e in cosa consiste il viaggio sciamanico.

Il sciamanesimo è un insieme di pratiche e credenze spirituali che si trovano in molte culture indigene in tutto il mondo. Sebbene esistano variazioni significative tra le diverse tradizioni sciamaniche, ci sono alcuni elementi comuni che caratterizzano questa pratica.
Le origini del sciamanesimo risalgono a tempi preistorici. Si ritiene che le prime pratiche sciamaniche siano emerse durante il Paleolitico, come dimostrato dalle pitture rupestri e dalle sepolture rituali di questo periodo. Il termine “sciamano” deriva dal termine tunguso “šaman”, che significa “colui che sa”.
Lo sciamano è infatti un intermediario tra il mondo umano e quello degli spiriti. È visto come un guaritore, un veggente e un mediatore spirituale. Il suo compito principale è quello di mantenere l’equilibrio tra questi due mondi e di garantire il benessere della sua comunità.
Una delle pratiche più comuni nello sciamanesimo è il viaggio sciamanico. Durante questi viaggi, lo sciamano entra in uno stato di trance, spesso indotto da tecniche come il drumming, la danza, il digiuno o l’uso di sostanze psicotrope. In questo stato, lo sciamano viaggia nel mondo degli spiriti per ottenere saggezza, guarire malattie, o trovare anime perdute.
Gli spiriti, inclusi gli animali guida, giocano un ruolo cruciale nello sciamanesimo. Gli animali guida sono considerati esseri spirituali che forniscono protezione, guida e poteri speciali allo sciamano. Questi spiriti possono manifestarsi durante i sogni, le visioni, o i viaggi sciamanici.
La guarigione è un aspetto centrale dello sciamanesimo. Lo sciamano utilizza varie tecniche, come l’estrazione di energie negative, il recupero dell’anima e la pulizia energetica per curare malattie fisiche, emotive e spirituali.
Negli ultimi decenni, c’è stato un rinnovato interesse per lo sciamanesimo, specialmente in Occidente. Molti cercano in queste antiche pratiche risposte spirituali e guarigione che la medicina tradizionale e la religione organizzata non riescono a fornire. Tuttavia, questa riscoperta ha sollevato anche preoccupazioni riguardo all’appropriazione culturale e alla commercializzazione delle pratiche sciamaniche.
Il sciamanesimo continua a essere una pratica vitale per molte culture indigene e offre una visione del mondo profondamente connessa alla natura e agli spiriti. Sebbene le forme e le pratiche specifiche possano variare, l’essenza dello sciamanesimo – la ricerca di equilibrio e armonia tra il mondo fisico e quello spirituale – rimane costante.
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Lo Sciamano: Figura Centrale del Mondo Spirituale Indigeno
Lo sciamano è una figura chiave in molte culture indigene di tutto il mondo, fungendo da intermediario tra il mondo umano e il regno degli spiriti. Con una vasta gamma di ruoli che spaziano dalla guarigione fisica alla guida spirituale, lo sciamano svolge una funzione essenziale per la coesione e il benessere della sua comunità.

Uno dei compiti principali dello sciamano è quello di guarire i malati. Questo può coinvolgere sia la guarigione fisica che quella spirituale. Gli sciamani utilizzano una varietà di tecniche, come l’uso di erbe medicinali, l’estrazione di energie negative dal corpo del paziente, e rituali complessi che mirano a ristabilire l’equilibrio energetico dell’individuo.
Lo sciamano agisce come un ponte tra il mondo degli spiriti e la realtà fisica. In molti casi, entra in uno stato di trance attraverso il drumming, il canto, la danza, o l’uso di sostanze psicotrope. In questo stato, può comunicare con spiriti, antenati e animali guida, ricevendo messaggi e indicazioni che poi trasmette alla sua comunità.
In molte culture, lo sciamano è anche un consigliere e una guida spirituale. Le persone si rivolgono a lui per ricevere consigli su questioni personali, sociali e cerimoniali. Lo sciamano può aiutare a interpretare sogni, offrire visioni e indicare la strada da seguire in momenti di crisi.
Lo sciamano spesso conduce cerimonie e rituali che sono cruciali per il benessere spirituale e sociale della comunità. Questi rituali possono includere feste stagionali, cerimonie di passaggio, e riti di guarigione. Ogni cerimonia è attentamente orchestrata per onorare gli spiriti e rafforzare i legami tra i membri della comunità.

Il Processo di Iniziazione
Diventare sciamano non è un processo semplice e può richiedere anni di addestramento e preparazione. In molte culture, il futuro sciamano è scelto dagli spiriti o mostra segni di vocazione già in giovane età. L’addestramento include l’apprendimento di tecniche di guarigione, la conoscenza delle erbe medicinali, e la capacità di entrare in trance.
La vocazione può manifestarsi attraverso sogni, visioni, o esperienze mistiche. Questi segni sono interpretati come una chiamata degli spiriti a intraprendere il cammino sciamanico.
Il futuro sciamano di solito è addestrato da uno sciamano anziano. Questo apprendistato può durare molti anni e include l’acquisizione di conoscenze pratiche e spirituali.
Durante l’addestramento, l’apprendista deve superare diverse prove, che possono includere digiuni, isolamento, e l’affrontare visioni intense. Queste esperienze sono cruciali per testare la forza e la determinazione del futuro sciamano.

Negli ultimi anni, c’è stato un crescente interesse per le pratiche sciamaniche anche al di fuori delle culture indigene. Molti cercano negli insegnamenti sciamanici risposte a problemi di salute mentale, spiritualità e benessere che non trovano nelle pratiche occidentali convenzionali. Tuttavia, questo ha anche portato a discussioni sulla appropriabilità culturale e sulla commercializzazione delle tradizioni sciamaniche.

Lo sciamano rimane una figura di fondamentale importanza nelle culture indigene, offrendo guarigione, saggezza e guida spirituale. Sebbene le pratiche e le credenze possano variare notevolmente tra le diverse tradizioni, l’essenza del ruolo sciamanico – come custode dell’equilibrio tra il mondo fisico e quello spirituale – continua a essere una componente vitale della vita comunitaria.
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Lo Sciamano Nepalese: Tradizioni e Pratiche
Lo sciamano nepalese, noto localmente come “Jhankri”, occupa un ruolo centrale nelle tradizioni spirituali e culturali delle comunità indigene del Nepal. Il Jhankri svolge funzioni di guarigione, divinazione e mediazione tra il mondo umano e quello degli spiriti, utilizzando una varietà di tecniche e rituali che sono profondamente radicati nella storia e nella spiritualità del paese.
Il Jhankri è innanzitutto un guaritore. Utilizza erbe medicinali, rituali e canti per curare malattie fisiche e spirituali. Le tecniche di guarigione includono l’uso di rituali di purificazione, cerimonie di espulsione degli spiriti maligni e la manipolazione di oggetti sacri.

Il Jhankri pratica la divinazione per fornire risposte e consigli alla comunità. Questo può avvenire attraverso la lettura dei segni naturali, l’interpretazione dei sogni o l’uso di oggetti divinatori come conchiglie, pietre o semi.
Come intermediario tra il mondo degli umani e quello degli spiriti, il Jhankri entra in uno stato di trance per comunicare con gli spiriti degli antenati, gli spiriti della natura e altre entità spirituali. Questi viaggi spirituali sono essenziali per ottenere guida e protezione per la comunità.

Il Jhankri è responsabile della conduzione di importanti rituali comunitari. Questi possono includere cerimonie per garantire un raccolto abbondante, riti di passaggio per bambini e adulti, e cerimonie di protezione contro calamità naturali e influenze maligne.
Il Processo di Iniziazione

Diventare un Jhankri è un processo lungo e complesso che coinvolge una serie di esperienze mistiche e un rigoroso apprendistato. I seguenti sono i passaggi tipici:
Chiamata Spirituale: La vocazione di un Jhankri è spesso segnata da esperienze spirituali intense, come visioni o sogni nei quali gli spiriti degli antenati o divinità indicano il loro destino.
Apprendistato: Il futuro Jhankri viene addestrato da un sciamano esperto. Questo apprendistato include l’apprendimento di tecniche di guarigione, l’uso di erbe medicinali, la conduzione di rituali e la gestione di stati di trance.
Prove e Iniziazioni: L’addestramento del Jhankri include il superamento di prove fisiche e spirituali. Queste possono includere periodi di isolamento nella natura, digiuni, e l’esperienza di visioni indotte per testare la resistenza e la determinazione dell’iniziato.
Pratiche e Tecniche: Drumming e Canto
Il tamburo è uno strumento sacro per il Jhankri. Il ritmo del tamburo e i canti rituali sono usati per indurre stati di trance e per comunicare con gli spiriti.
Uso di Erbe e Amuleti: Il Jhankri utilizza una vasta gamma di erbe medicinali raccolte nelle montagne nepalesi. Inoltre, prepara amuleti e talismani per proteggere gli individui dagli spiriti maligni e dalle energie negative.
Trance e Visioni. Gli stati di trance sono fondamentali per la pratica del Jhankri. Durante la trance, il Jhankri può viaggiare nel mondo degli spiriti per ottenere saggezza, guarigione e guida.

Varianti Regionali nepalesi
Il Nepal è un paese culturalmente eterogeneo, e le pratiche sciamaniche variano significativamente tra le diverse etnie e regioni. Alcune delle comunità più note per le loro tradizioni sciamaniche includono i Tamang, i Gurung e i Magar.
Tamang. Tra i Tamang, il Jhankri è noto per l’uso di strumenti musicali specifici, come il damphu (un tipo di tamburo), e per rituali elaborati che coinvolgono danze e canti.
Gurung.I Gurung hanno i loro sciamani, chiamati “Pachyu”, che svolgono ruoli simili ai Jhankri, ma con pratiche rituali uniche, inclusi specifici canti e l’uso di maschere rituali.
Magar. I Magar hanno i loro guaritori spirituali chiamati “Bombo”, che utilizzano tecniche di trance e divinazione simili, ma con un’enfasi particolare sui rituali di guarigione collettiva.

Il Jhankri nepalese rappresenta una figura centrale nelle comunità indigene del Nepal, mantenendo vive tradizioni ancestrali attraverso pratiche di guarigione, divinazione e rituali sacri. In un mondo in rapida modernizzazione, il ruolo del Jhankri continua a essere fondamentale per il benessere spirituale e culturale delle popolazioni indigene nepalesi.

Marina Bortolani