“Al netto dell’esito della competizione elettorale, sento di avere una responsabilità, che deriva dai tanti cittadini che hanno espresso il loro voto alla mia lista e a tutta l’area del centro-destra.

Non posso, tuttavia, non prendere atto che l’ex sindaco, di fronte a fatti oggettivi ben dimostrabili, da me evidenziati, cerca di mettersi in cattedra; e di fianco a lui una persona che non è mai stato chiaro quale ruolo abbia avuto e abbia tuttora nel nostro confuso mondo politico locale.

Ebbene, con il massimo rispetto invito entrambi ad avere pazienza di ascoltare, anche qui, un pensiero molto semplice e chiaro.

Per carattere sono abituato a fare lunghe riflessioni di fronte ai problemi e alle sconfitte, proprio per cercare i giusti rimedi. Di questo possono stare tranquilli.

Sono stato messo, tuttavia, di fronte a due pulpiti dai quali non escono certo messaggi rassicuranti. Mirano infatti unicamente a colpire la persona, in questo caso la mia, e restano del tutto disancorati da ciò che più conta, vale a dire l’effettiva valenza della sconfitta del centro-destra, avvenuta anche a seguito di quei fatti che non credo possano nemmeno definirsi “politicamente corretti” da me segnalati. Ma non solo.

Sia chiaro ad entrambi che ciò che abbiamo tentato di realizzare con la mia candidatura a Sindaco, non è un progetto per una persona o per l’affermazione di un pensiero sopra a un altro, ma è una operazione di messa in sicurezza di un territorio sempre più in declino, insicuro e abbandonato; degrado che è aumentato inesorabilmente nel tempo, in nome di una bandiera dell’accoglienza senza limiti e del “lasciamo fare tutto a tutti”, vale a dire a causa di scelte e di inerzie che hanno portato all’esasperazione tanti cittadini per bene.

Con le persone che hanno aderito al nostro progetto civico e con gli amici del centro-destra continueremo a portare avanti le nostre istanze per il bene della città e ciò che più mi auguro, proprio perché non trovo alcuna utilità nell’alimentare sterili polemiche, anche se i due interventi di Vecchi e di De Lucia si presterebbero molto a questo, è che nel dibattito aperto e rispettoso dei diritti oltre che delle persone cessino gli atteggiamenti di chi sente unico depositario della verità e delle modalità di come si sta al mondo e, soprattutto, di come si governa una città che ha bisogno di rinascere.

I nostri “io” mettiamoli da parte. Questo lo dobbiamo ai nostri elettori e a tutti i cittadini.

Confermo da ultimo che questo periodo che precede l’insediamento del nuovo Consiglio comunale lo stiamo dedicando allo studio di iniziative preparatorie in linea con le tante cose da fare per onorare i consensi ricevuti e, soprattutto, per salvare la nostra città”.

Avvocato Giovanni Tarquini