Questa settimana Pier Francesco Grasselli, lo scrittore che denuncia le follie del politicamente corretto e dell’ideologia woke, sta presentando i suoi libri, in particolare l’ultimo, il discusso “Maschio Alfa: Il ritorno del playboy”, nel corso di frizzanti appuntamenti a Reggio e provincia.
Questa sera, alle ore 20.30, l’appuntamento sarà alla Spumanteria Opera (galleria Isolato San Rocco). Sabato 28, intorno alle 18.00, lo scrittore sarà alla Liberia del Teatro (via Crispi) per presentare i suoi libri e quello del poeta Stefano Raspini, “Ossa di Serpe” recentemente uscito con l’editore Consulta.
Domenica 29 settembre verso le 18.00, Grasselli sarà invece a Ventoso, presso il sagrato della chiesa, per parlare di libri e di politicamente scorretto nella cornice della “Festa alle Tre Croci”.
Ed è proprio quest’ultimo appuntamento, sul sagrato di una chiesa che sta facendo discutere, visto da qualcuno come un’irriverente provocazione.
Reggio Focus l’ha chiesto direttamente allo scrittore Grasselli: “Macché irriverente, anzi!A parte qualche piccola parte “trombina”, le mie tesi sono assolutamente in linea con il cattolicesimo più rigoroso. Nei romanzi le esprimo in modo più disinvolto, scanzonato e ridanciano, ma nei saggi di esoterismo invece vado più a fondo nella questione spirituale. Ad esempio, la lotta contro l’ideologia gender e woke per la quale tutti i preti sono d’accordo con me, io nei romanzi la motivo come lotta a qualcosa che crea confusione e semina potenziali turbe psichiche nella mente dei bambini e dei giovani, nella produzione esoterica la tratto considerando il fatto che la sessualità, essendo la cristallizzazione sul piano fisico dell’archetipo della procreazione, dovrebbe essere eterosessuale, il resto è deviazione”.
Pier Francesco Grasselli, 46 anni, “voce libera” della letteratura italiana, è l’autore di “Maschio Alfa: Il Ritorno del Playboy”, un romanzo che “si oppone fermamente al politicamente corretto e ai deliri della gender theory”, come dichiara lo stesso autore.
Grasselli, noto per le sue posizioni controcorrente, utilizza la scrittura per sfidare apertamente le convenzioni sociali dominanti, offrendo una prospettiva critica che abbraccia la libertà di pensiero e l’autenticità, esprimendo in quest’ultimo romanzo “il punto di vista schietto e diretto di un maschio eterosessuale quarantenne”, a cui piacciono molto le donne e che “non si fa scrupoli nel denunciare gli assurdi del mondo moderno dalla pandemia in avanti”.
“L’inclusività oggi ha assunto la forma di un’ideologia che distorce la percezione della realtà” sostiene Grasselli. “I deliri del pensiero woke e della gender theory stravolgono la realtà e legittimano l’assurdo, come si può evincere facilmente dai regolamenti delle ultime Olimpiadi.” Sono parole dure quelle di Grasselli, uno scrittore dibattuto e controverso che ha già all’attivo ventotto pubblicazioni fra romanzi, saggi, raccolte di racconti e di poesie.
Autore fra i tanti titoli del romanzo I Maschilisti. Autobiografia erotica (Mursia 2021), Grasselli adora le donne, da sempre centrali nella sua produzione letteraria, ma non è certo femminista, perlomeno non nel senso comune del termine. “Il mio maschilismo è ovviamente una provocazione” tiene a precisare l’autore, “ e si oppone al femminismo che demonizza il maschio in quanto maschio e che vuole far passare il messaggio che maschi e femmine siano ruoli intercambiabili. Così facendo, infatti, si snatura sia la donna che l’uomo. Io sono maschilista e femminista. Esalto mascolinità e femminilità autentiche, in egual misura.”
Grasselli chiarisce di non essere sessista, né razzista, né omofobo, anche se nei suoi romanzi utilizza un linguaggio che potrebbe offendere la sensibilità di molte persone, come lui stesso ammette, e che la Cancel Culture metterebbe sicuramente all’Indice. “Queste forme di censura medievale esistono ancora” sorride Grasselli, “Le abbiamo importate da oltreoceano e fatte nostre gettando allegramente a mare il nostro ragionare, la nostra cultura, la nostra filosofia. Esse possono attecchire solo in un clima di profonda ignoranza e superficialità, come si dà il caso sia quello corrente.”
“Il romanzo Maschio Alfa: Il Ritorno del Playboy include contenuti per adulti e passaggi estremamente crudi che alcune persone potrebbero considerare inappropriati, discriminatori, sessisti, omofobi” dichiara l’autore emiliano a proposito del suo ultimo lavoro. “In materia di storie e di personaggi letterari, non accetto restrizioni e respingo categoricamente il nuovo «fascismo» del buonismo e del politicamente corretto che oggi pretende di imporre limiti tematici e linguistici. Come scrive Jonathan Franzen: «Fare letteratura non significa scrivere cose carine». A volte, al contrario, la letteratura è un viaggio scioccante nella dura realtà delle cose.” E aggiunge: “Oggi più che mai la società ha bisogno di voci libere che non abbiano timore di opporsi al pensiero unico. Occorre aprire gli occhi delle persone ai deliri dell’ideologia woke e del politicamente corretto e alle mille altre assurdità che minacciano la nostra società. Il mio ultimo romanzo è un racconto crudo e provocatorio che si oppone ai trend femministi, demascolinizzanti e filo-LGBT promossi dal mainstream.”
Pier Francesco Grasselli assicura che “Maschio Alfa: Il Ritorno del Playboy” è il manifesto del maschio eterosessuale, libero dall’etichetta di “maschio tossico” grossolanamente imposta dal pensiero unico.