“L’operazione si inquadra in un Piano Strategico sfidante che prevede ingenti investimenti nel quadriennio 2023-2026 per garantire lavoro e sviluppo in un settore, quello della Security, divenuto sempre più difficile e competitivo”, dichiara Roberto Olivi, presidente di Coopservice e di Istituto di Vigilanza Coopservice Spa. “Oggi non facciamo altro che dotarci di una forma giuridica che ci consente di lavorare per ambiziose alleanze future con l’idea di mantenere il controllo per valorizzare la nostra storia. Una storia virtuosa che per proseguire ha bisogno di nuovo slancio, di un cambio di paradigma”.
Passeranno alla nuova società, formalmente attiva dal 1° luglio 2023, tutti i 3.258 addetti che sono attualmente impegnati nel comparto della vigilanza di Coopservice. Prima della formalizzazione del conferimento del ramo d’azienda, Coopservice ha siglato un’intesa con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e, in via separata, con Ugl: tutti i dipendenti passeranno nella nuova società mantenendo lo stesso inquadramento contrattuale senza soluzione di continuità. Inoltre, potranno scegliere di restare soci della cooperativa, con lo status di soci sovventori, e continuare così a usufruire dei benefici offerti dai programmi di welfare aziendale come la sanità integrativa, l’accesso al fondo di solidarietà, l’accesso al credito agevolato, la partecipazione alle iniziative riservate ai soci, l’accesso alla piattaforma con convenzioni e scontistica.
La governance sarà affidata interamente ad esponenti dell’alta dirigenza di Coopservice. Oltre al presidente Roberto Olivi, Michele Magagna sarà vicepresidente, Antonio Di Prima l’amministratore delegato, consiglieri di amministrazione Andrea Cattini e Salvatore Fiorentino (che continuerà a detenere la titolarità della licenza).
Quattro delle sette assemblee previste si sono già svolte – Sardegna, Lazio e Sud Italia, Emilia (Reggio, Parma e Modena) e Liguria-Lombardia – ed hanno registrato una partecipazione risultante dai verbali notarili molto numerosa (al momento oltre 1.300 soci tra presenti e delegati), in un clima estremamente positivo e di grande condivisione degli obiettivi e delle azioni strategiche. I soci hanno approvato a larghissima maggioranza (oltre il 95%) il bilancio e le modifiche statutarie e regolamentari, alcune delle quali, come il regolamento per i soci sovventori, proposte proprio per estendere i benefici sociali a tutti i lavoratori della vigilanza che, se vorranno, potranno mantenere la condizione di socio della cooperativa.
La nuova società sarà uno dei principali operatori del comparto della vigilanza in Italia, nel quale Coopservice ha iniziato ad operare negli anni ’70 (l’allora Coopsicurezza), ma con una storia che risale addirittura ai primi del ‘900 in alcune zone come con Argo Firenze. Sono prsenti 22 filiali in 7 regioni, 10 centrali operative, 300 veicoli operativi, 160 zone gestite con pattuglie dedicate, 450 mila allarmi gestiti ogni anno (1 ogni 2 minuti, un intervento ogni 5 minuti), un network con oltre 750 istituti di vigilanza partner, migliaia di impianti d’allarme collegati con le centrali, 7.000 mezzi sotto controllo satellitare.