Presentate all’incontro tra i proprietari di case riuniti in Confedilizia ed i candidati Sindaco le dodici proposte per il rilancio del settore immobiliare a Reggio Emilia.

Accolte in particolare le richieste di:

  • realizzazione del progetto relativo al parcheggio multipiano per il parcheggio dell’ex-Caam; una zona sarebbe strategica sia per le piazze del mercato e dei locali aperti alla sera, sia per tutti quei negozi che si sviluppano sulla via Emilia San Pietro (su cui occorre tornare ad investire), sia per i rinnovati Chiostri di San Pietro;
  • Agevolazioni Imu e Tari per chi apre uno studio professionale in centro storico per cercare di incentivare nuovamente i professionisti a rientrare in centro dopo il trasferimento nell’area nord degli uffici pubblici attuato progressivamente negli anni;
  • l’esenzione per il proprietario dal pagamento dell’Imu durante le procedure di sfratto, non avendo egli la materiale disponibilità del bene e dunque non essendo considerabile un secondo immobile a disposizione.
  • la creazione di uno sportello tecnico, all’interno del Comune, strutturato al fine di fornire un servizio informativo, finalizzato alle successive eventuali istanze di cambio d’uso, ristrutturazione, sanatoria. I proprietari, i conduttori o gli acquirenti hanno necessità infatti, anche attraverso i propri consulenti, di conoscere (ed in tempi brevi) le potenzialità dell’immobile proprio o che si intende locare o acquistare: i diversi usi consentiti, le capacità edificatorie, la congruità rispetto a quanto risulta dalla documentazione negli atti del Comune.
  • La necessità di supportare la realizzazione della Diga di Vetto da almeno 150 milioni di mc da promuovere anche a vantaggio di Reggio poichè, influenzerebbe la quantità e la qualità delle acque a disposizione e condizionerebbe in modo determinate e positivo il territorio reggiano;
  • la Valorizzazione dei borghi attraverso una profonda sinergia tra il Comune Capoluogo ed i borghi che lo circondano in tutta la Provincia sia in un’ottica turistica sia di ripopolamento degli stessi, favorendo la loro riqualificazione, la dotazione di servizi e comode strutture di collegamento.

Sono intervenuti nel dibattito anche il Prof. Alberto Cadoppi che ha stigmatizzato le scelte urbanistiche che hanno portato al di fuori del centro storico tutti gli uffici pubblici, svuotandolo di attrattività, Umberto Beltrami che ha sostenuto le istanze della Diga di Vetto, Nicoletta Ferrarini che ha portato la testimonianza degli agenti immobiliari sulla svalutazione degli immobili anche nelle zone più centrali della città ma oggetto di degrado sociale.