L’assemblea cittadina di Bosco Ospizio prosegue il suo lavoro per salvare dalla cementificazione i 5 ettari di area verde. In aggiunta alle raccolte firme – 5700 raccolte online per chiedere al Conad di regalare il bosco alla comunità e 1500 per la mozione popolare che chiede la sospensione del progetto – i cittadini e i movimenti hanno organizzato domenica 1 Settembre un evento pubblico al Circolo Villaggio Stranieri.
Il programma è ricco di iniziative, da laboratori per bambini a musica ed intrattenimento con cori, laboratori di percussioni e tanto altro dal primo pomeriggio fino a sera.
“Lo scopo è sensibilizzare, coinvolgere ancora di più la cittadinanza e il quartiere” dichiarano gli organizzatori: oltre all’assemblea permanente dei cittadini, anche Legambiente, Ripuliamoci, Extinction Rebellion ed Ecologia Integrale.
Evento fulcro della giornata, alle ore 18, la tavola rotonda con il Comitato Besta di Bologna, il comitato che recentemente ha vinto la battaglia per salvare il Parco Don Bosco dalla costruzione ex-novo di un polo scolastico. Oltre a Besta, anche il comitato Salviamo gli alberi di Gallarate e il più vicino Comitato per la difesa del Secchia.
“Quello che vorremmo è di riunire le realtà che stanno lottando nei propri territori contro scelte politiche scellerate per chi quei territori li vive” dichiara un attivista dell’Assemblea “Non si tratta solo del Bosco Ospizio, ma della necessità di ripensare il nostro rapporto con la natura e il pianeta. Questo bosco non è certamente l’unico tema ambientale urgente per la città ma è diventato un simbolo di quello che la mobilitazione cittadina può fare, e il nostro desiderio è che possa segnare un cambiamento di paradigma”
Dopo la tavola rotonda, cena veg su prenotazione e musica.
“Una festa per ricordarci che vincere queste battaglie è possibile, ce lo dimostra proprio il Comitato Besta” ribadiscono gli organizzatori “Ma è possibile solo se siamo in tanti a far sentire la nostra voce”.
Per tutta la giornata continuerà la raccolta firme per la mozione popolare.