Inizia oggi la rubrica “Pillole di scacchi”. Paolo Campani ci condurrà nel mondo degli scacchi, facendoci conoscere storia, mosse e curiosità di un gioco che ha origini molto lontane e che affascina trasversalmente uomini, donne, anziani e bambini.
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Il gioco degli scacchi risale a circa 1500 anni fa e la prima versione del gioco sarebbe nata in Persia, infatti il modo di dire Scacco Matto deriva dalla frase persiana “Shah Mat” che significa “Il Re è morto”.
Il gioco degli scacchi nacque come una simulazione pacifica di scontro tra due eserciti (inizialmente la posto dei cavalli c’erano gli elefanti e della Regina c’era il Visir) e prese il nome di Chaturanga.

In Europa il gioco degli scacchi venne diffuso grazie agli arabi e raggiunsero la popolarità in tutto il Vecchio Continente nel XV Secolo, nelle forme e con le regole ancora attuali: La prima scacchiera con caselle alternate bianco e nere apparve in Europa nel 1090.

Inizialmente la Regina poteva muoversi solo una casella alla volta in senso diagonale e la possibilità dei pedoni di muoversi di due caselle alla prima mossa, venne introdotta in Spagna nel 1280.

Il primo articolo riguardante il gioco degli scacchi apparve sul quotidiano inglese “Liverpool Mercury” nel 1813 e l’università di Oxford fu la prima università ad avere un club di scacchi nel 1845.

E’ stato calcolato che esistono oltre 1000 (sì, avete letto bene mille!!!) diverse aperture ma, fortunatamente, le più giocate sono molto ma molto meno…

Paolo Campani

Sempre secondo ricerche statistiche recenti, l’apertura più diffusa è 1.d4 (chiamata anche Partita di Donna, perché si muove la pedina davanti alla Regina) con il 43,5% di giocate totali, segue al secondo posto 1.e4 (chiamata anche Partita di Re, perché si muove la pedina davanti al Re) con il 39,8 % di giocate totali, segue molto distanziata la Partita Inglese 1.c4 con il 9,9% di giocate totali e l’Apertura Reti 1.Cf3 con il 5,8% di giocate totali.

La partita di scacchi più lunga di tutti i tempi è quella giocata tra Nikolic contro Arsovic a Belgrado nel 1989 che di concluse con una partita patta (ovvero pari…) dopo ben 269 mosse!

Paolo Campani