Dal 23 al 26 settembre 2025 Reggio Emilia ospitala quinta edizione di Placemaking Week Europe, l’annuale festival europeo dedicato alla progettazione urbana che riunisce più di 500 professionisti che lavorano nel campo del placemaking (creazione di luoghi per le persone) tra cui architetti, urbanisti, amministratori pubblici, ricercatori, leader di comunità provenienti da tutta Europa e oltre. L’obiettivo è condividere le migliori pratiche e promuovere collaborazioni internazionali significative, contribuendo alla sperimentazione di strumenti e allo sviluppo di politiche innovative di intervento sullo spazio pubblico, a partire dai luoghi e dalle iniziative della città ospitante.
L’evento prevede conferenze, workshop, panel di lavoro, visite in loco e attività di placemaking in varie sedi della città, il tutto pensato con l’idea di un festival diffuso, in grado di ispirare non solo i partecipanti, ma l’intera città per creare insieme spazi pubblici più belli, significativi ed inclusivi.
Oltre al Reggiane Parco Innovazione – che ospiterà l’hub del festival per lo svolgimento dei momenti plenari – nei quattro giorni di iniziative si ‘accenderanno’ tanti luoghi rigenerati della città, in cui verranno ospitati workshop e sessioni di lavoro (Laboratorio Aperto ai Chiostri di San Pietro, Polveriera, ex Mangimificio Caffarri, Binario 49, Musei Civici) e altri spazi che potranno essere oggetto ex tempore di sperimentazioni di placemaking.
HANNO DETTO – “Reggio ha ottenuto la candidatura a ospitare il festival grazie ai suoi temi più forti, come il civismo e la partecipazione che caratterizzano la nostra città – ha detto oggi alla stampa Davide Prandi, assessore alla Cura della città con delega alla Partecipazione, illustrando l’iniziativa – Il festival sarà un’occasione per lavorare sul percorso che ci porterà a definitre come vogliamo la Reggio del futuro. Lo faremo insieme a tanti stakeholder, come gli appartenenti agli ordini professionali, ma anche al mondo dell’impresa perché è parte del tessuto della città”.
“Ci attende ora un anno di lavoro intenso che si concluderà proprio con il festival e il coinvolgimento cittadino” ha aggiunto Prandi, specificando che, oltre agli incontri per professionisti e addetti ai lavori, vi saranno numerose occasioni di partecipazione e restituzione degli esiti per i reggiani.
Alla presentazione sono intervenuti anche Ramon Marrades e Charlot Schans, co-direttori di Placemaking Europe che hanno presentato il festival nelle sue passate edizioni, stimando una presenza di oltre 700 tra professionisti e stakeholder ad edizione. Graziana Bonvicini e Francesca Salsi del servizio Partecipazione del Comune di Reggio Emilia che hanno illustrato i temi su cui si concentrerà il festival.
I TEMI DI REGGIO EMILIA – I temi su cui si focalizzerà l’edizione della Placemaking Week a Reggio Emilia sono strettamente legati agli obiettivi di Mandato di questa Amministrazione e riguarderanno in particolare le opportunità di rilancio dei centri storici, le caratteristiche di qualità, vivibilità e inclusività della città pubblica, la mobilità e le politiche che la città può mettere in campo per essere attrattiva e competitiva nel panorama europeo.
La Placemaking Week non sarà l’unico appuntamento in cui Reggio Emilia sarà chiamata a partecipare ai temi della trasformazione dello spazio pubblico nel 2025. Infatti da gennaio partirà un percorso di riflessione sugli spazi della città, oltre che di dialogo con il mondo imprenditoriale. Sono numerose infatti le iniziative già in fase di programmazione, che accompagneranno fino e oltre le giornate del festival, affinché l’impatto generato sia concreto e duraturo.
BIGLIETTI E CANDIDATURE – Con l’anno nuovo inizierà ufficialmente la vendita dei biglietti, mentre ad aprile aprirà una chiamata pubblica alla quale potranno candidarsi professionisti e realtà interessate a presentare esperienze, proporre attività o confrontarsi su studi e ricerche nel campo del placemaking, presentando le proprie proposte per contribuire attivamente al programma del festival.
LE PERSONE E LA CITTÀ CONTEMPORANEA – Il festival è una delle attività organizzate da Placemaking Europe, una Fondazione senza scopo di lucro che promuove il placemaking – termine usato per identificare un approccio alla progettazione urbana che mette al centro le persone, piuttosto che le strutture fisiche – come strumento per trasformare gli spazi che viviamo ogni giorno in luoghi in cui stare bene e creare così comunità più coese e città più eque e sostenibili.
Nella candidatura ad ospitare il festival, il Comune di Reggio Emilia ha visto l’opportunità di discutere con i migliori esperti di rigenerazione urbana e policy maker provenienti da tutta Europa le sfide chiave che la città vive ogni giorno attraverso un confronto e uno scambio attivo di esperienze. Reggio Emilia è stata poi selezionata in quanto mette al centro delle sue politiche le sfide della città contemporanea, come il rinnovamento urbano in un’ottica di sostenibilità e il coinvolgimento attivo della comunità nelle sue politiche, che la rendono esempio di città in cui l’impegno civico favorisce il senso di appartenenza dei suoi residenti.
Reggio Emilia, come membro della rete delle Città interculturali del Consiglio d’Europa, aderisce già al programma Cities in Placemaking, un percorso di apprendimento city-to-city rivolto alle Pubbliche amministrazioni di 13 città europee, che sperimentano l’implementazione del placemaking a livello strategico grazie al loro impegno nel programma. Ospitare il festival in città sarà quindi l’occasione ideale per rendere sempre più sistemico il placemaking. È infatti nello scambio di buone pratiche e nella messa in discussione delle proprie prassi, che si trovano soluzioni innovative per definire la visione futura della città.