A tre secoli dall’inizio della sua storia, la Reggia di Rivalta rinasce come luogo di bellezza, cultura e svago, dopo i lavori di restauro, recupero funzionale e valorizzazione del Parco della Reggia di Rivalta (26 ettari), che sono appena conclusi grazie a un finanziamento del ministero della Cultura (Mic) di 6,8 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 700mila euro di risorse del Comune di Reggio.
Il nuovo parco, che costituisce un capitolo centrale del Progetto Ducato Estense a Reggio Emilia, reinterpreta il paesaggio tra storia e contemporaneità, recuperando il valore delle tracce originarie e delle mutazioni avvenute nei secoli in un’area che da giardino di corte è divenuta oggi un parco pubblico universalmente accessibile.
Il progetto del Parco – nel rispetto dell’identità del luogo e della sua evoluzione nel tempo, ed a seguito di un percorso partecipato con associazioni e cittadini che da decenni animano questo bene pubblico – è stato pensato per incrementare l’identità e l’attrattività del luogo, ponendo le sue radici storiche e paesaggistiche in dialogo con le opportunità e i bisogni posti da una sua ampia e diversificata fruibilità nel tempo attuale.
COME RINASCE IL PARCO – Il progetto del Parco, selezionato a seguito di un concorso internazionale (primi classificati: Openfabric, Alessandro Parodi, Fabrizio Polimone, F&M Ingegneria riuniti in Associazione temporanea d’impresa), recupera l’intuizione antica e le molteplici trasformazioni che lo hanno caratterizzato. Quanto rimasto del complesso monumentale della Reggia di Rivalta con il Belvedere, il Giardino Frutteto, il Muro di cinta, le Vasche, le Grotte, è stato oggetto di restauro scientifico e interpretativo.
Il progetto ha inoltre previsto la ri-creazione di giardini estivi e invernali, la presenza dell’acqua con le quattro vasche-fontane, alberature a scandire e disegnare gli spazi (nuove piantumazioni tra pioppi neri, aceri campestri e olmi, oltre alla valorizzazione degli alberi esistenti, tra cui i filari di gelsi), spazi per attività ludiche e culturali.
Il Parco è ora accessibile a tutti, grazie al puntuale superamento delle barriere architettoniche e con la realizzazione di percorsi adeguati, illuminato, dotato di sedute, panchine, arredi e servizi.
PROGETTO E OPERE IN DETTAGLIO – La proposta di valorizzazione e riqualificazione del Parco riscopre la molteplicità dei processi naturali e antropici che nel tempo hanno configurato l’area. Nato intorno al 1726 come simbolo dell’Assolutismo, ispirandosi al parco della Reggia di Colorno e alle suggestioni di Versailles che all’epoca facevano scuola in Europa, il Parco della Reggia di Rivalta mantenne assetto e funzioni originarie per un periodo relativamente breve e la vasta area, cancellata quasi ogni traccia dell’opera barocca passando per Rivoluzione, Restaurazione e declino della dinastia Estense e dei suoi Stati fino all’estinzione, fu convertita a uso agricolo, destinazione in essere fino a pochi anni fa.
Il recinto murario, forte testimonianza del passato, è oggi catalizzatore della memoria e traccia ancora visibile di un percorso precedentemente esistente. L’integrità di quest’ultimo e l’assenza delle assialità settecentesche suggeriscono una rilettura circolare dell’area. Da qui si è nata l’idea di realizzare un Boulevard perimetrale lungo il confine delimitato dal muro e da un doppio filare alberato formato da pioppi neri (populus nigra) ed aceri campestri (acer campestre) entrambi elementi che fortemente caratterizzano il paesaggio agricolo dell’Emilia.
Il percorso è arredato con elementi fissi in corrispondenza del filare alberato, mentre nelle vicinanza del muro perimetrale sono state piantumate specie tappezzanti quale fascia di rispetto per il segno del muro testimoniale ulteriormente delimitata da un sistema di protezione di paletti e cavi in acciaio.
L’area centrale, suddivisa dai percorsi interni in grandi campiture, si presta a un utilizzo flessibile e riconfigurabile secondo molteplici esigenze, da quelle ludico ricreative a quelle agricole come la semina di fiori e colture scenografiche. A rimarcare le intersezioni dei percorsi sono state collocate pergole in metallo a cui si arrampicherà la vite a ricordo della vocazione agricola della tenuta. Il verde è protagonista prendendo spunto dall’ecologia locale e dai diversi paesaggi storici che si sono susseguiti.
Gli altri elementi del progetto sono:
- Il Parterre o giardino estivo. Ispirato alla planimetria del parco così come rappresentata da Alfonso Tacoli nel 1751, il disegno del Parterre propone un’interpretazione semplificata del progetto originale del 1726. Le geometrie barocche sono rievocate da siepi di carpino bianco, al cui interno si racchiudono superfici di prato e geometrie disegnate tramite l’impiego di arbusti sempreverdi. A memoria del passato del giardino sono stati mantenuti i gelsi secolari presenti lungo l’asse centrale del Parterre, mentre le due grandi fontane ovali sono state recuperate e riproposte nella forma di due fontane contemporanee.
- Se il Parterre è un giardino che trova la sua massima espressione nella stagione primaverile, l’adiacente Giardino d’inverno, con le sue fioriture invernali e le bacche dai colori vivaci, è un’attrazione anche nei mesi più freddi.
Il Giardino d’inverno è un filtro tra il Parterre e il parco centrale ed è percorribile sia lungo i tragitti principali, sia attraverso una molteplicità di piccoli sentieri, seguendo più intimi percorsi sensoriali.
- Il Parco centrale consiste in un’ampia area a prato che suggerisce un paesaggio dinamico e in continuo movimento nell’alternarsi delle stagioni. Quest’area testimonia una lunga fase storica del parco, nei secoli in cui era un semplice paesaggio agricolo. Chi la visita può attraversare i campi lungo i viali diagonali, scoprendo nuove viste prospettiche, sostare all’ombra delle pergole che ritmano le intersezioni tra i sentieri, oppure passeggiare lungo il boulevard che fa da cornice al parco seguendo il tracciato del muro perimetrale originale.
Le ridotte necessità di manutenzione e irrigazione rendono il parco centrale un paesaggio sostenibile e attento alla sfida climatica della nostra epoca.
- La Rotonda degli olmi è spazio ampio e circolare situato all’angolo nord-est del Parco. Un filare di olmi, specie arborea peculiare del paesaggio padano, ne disegna il perimetro e ne definisce l’identità. In una logica di poli-funzionalità del parco, la Rotonda degli Olmi può ospitare una grande varietà di manifestazioni temporanee come eventi sportivi, musicali e artistici, oppure funzionare da semplice piazzale dove giocare, rilassarsi e ammirare il parco centrale.
- Il Prato da ballo (che sarà ultimato a settembre con la semina, come anche il Belvedere) è una vera e propria “stanza vegetale”. Di forma circolare e simmetrica alla Rotonda degli Olmi, ne rappresenta la controparte naturale, dove il grande prato è la superficie sulla quale organizzare balli e rappresentazioni dell’epoca nella quale il parco è stato concepito e realizzato. I filari alberati concentrici rappresentano i muri verdi di questa stanza a cielo aperto, la scenografia vegetale dove centinaia di luci fissate ad una leggera struttura circolare in ferro donano l’illusione di essere sospesi tra il presente e il passato.
- Il belvedere: l’area del Belvedere comprende l’ampia superficie a prato e il manufatto sopraelevato e semicircolare che fa da sfondo all’asse centrale del parco. Il Belvedere, parte terminale del parco e fondale prospettico del progetto settecentesco, ripropone la vocazione originaria di luogo di osservazione e contemplazione verso inedite visioni, dal quale ammirare il parco centrale da un punto di vista privilegiato. Una seduta continua posta sul bordo esterno ricalca l’andamento semicircolare del manufatto e completa l’intervento di recupero e valorizzazione.
- Il Giardino Frutteto (potager) si trova a sud del Palazzo Ducale, defilato rispetto al parco, su una superficie di poco meno di un ettaro. Le simmetrie del disegno e gli alberi da frutto ricompongono le geometrie di un giardino il più possibile coerente all’originale potager.
Lo spazio è suddiviso in nove porzioni rettangolari, ciascuna circondata da un filare di alberi da frutto, ad eccezione del quadrante centrale, che ospita la grande vasca quadrilobata. Il perimetro è definito dal muro originale che rendeva il potager uno spazio intimo e racchiuso rispetto alla vastità del parco.
- La Corte ducale. La scomparsa del corpo centrale del Palazzo Ducale ha trasformato profondamente l’organizzazione dello spazio, per cui attualmente è l’ala sud, l’unica sopravvissuta integra, ad emergere come elemento focale della Corte Ducale, testimonianza del passato e protagonista del presente.
Il cedro monumentale si staglia davanti al Palazzo come punto di riferimento naturale in uno spazio dedicato all’aggregazione e a ospitare eventi e manifestazioni temporanee, mentre la posizione rialzata rispetto al parco permette di godere, alla sua ombra, una delle più complete viste d’insieme del parco.
- Le grotte d’acqua. Al di sotto della terrazza che si affaccia sul parco dal lato della Corte ducale, protese verso il giardino con un profilo a bovindo, le Grotte – tipiche dei giardini italiani manieristi e barocchi – sono state riscoperte e recuperate, rendendo nuovamente visibili i resti degli antichi giochi d’acqua;
- Il Palazzo Ducale (ala sud) La Reggia di Rivalta fu costruita a partire dal 1724 e divenne residenza ducale degli Este fino al 1796. Dopo varie vicissitudini e demolizioni relative al corpo centrale e a parte dell’ala settentrionale, ciò che resta è l’ala meridionale originariamente connotata come una delle parti meno nobili. L’intervento di restauro e consolidamento ha consentito di recuperare i fronti del fabbricato, caratterizzati da elementi tipici del linguaggio neoclassico quali la simmetria, la progressione e la gerarchia degli elementi, e una parte del piano nobile (accessibile alle persone con disabilità) costituita da un corridoio che dà accesso a una successione di stanze e a due sale monumentali decorate dal pittore modenese Giacinto Venturi, allievo di Francesco Stringa.
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Sabato 28 e domenica 29 giugno concerti, spettacoli, laboratori e giochi, visite guidate, ristoro, giochi d’acqua e fuochi d’artificio. Nel Palazzo della Reggia il Laboratorio di Paesaggio
Due giornate di festa a celebrare l’apertura, tanto attesa dai reggiani, del parco della Reggia di Rivalta, che viene restituito alla città dopo un importante intervento di recupero funzionale e valorizzazione che ha portato alla ri-creazione dei giardini estivi e invernali che caratterizzavano il parco in epoca estense.
Sabato 28 e domenica 29 giugno sarà possibile finalmente rivivere il parco, riportato all’antico splendore di quando la corte estense era insediata a Rivalta, attraverso un lungo fine settimana di eventi, tra musica, sport, giochi e visite guidate. I reggiani potranno passeggiare lungo i percorsi disegnati nel parco e scoprirne i diversi luoghi: le grotte, le vasche d’acqua, il belvedere, il giardino frutteto, il prato da ballo e la rotonda degli olmi, per citarne alcuni. Quello che in anni recenti era stato trasformato in un grande campo coltivato racconta oggi la storia di un luogo in cui il verde era uno degli elementi chiave dell’intero complesso monumentale, parte integrata di un unico paesaggio visivo composto dalle diverse ali della Reggia e della relativa corte. Dopo il restauro del Palazzo della Reggia, già riaperto al pubblico, parco e Reggia sono ora pronti a essere protagonisti di questa nuova stagione che si apre nel fine settimana e che dà l’avvio ai molteplici usi di questi nuovi spazi cittadini: dall’intrattenimento alle passeggiate, dal relax alle iniziative culturali e sociali che già potranno essere sperimentate in questo fine settimana e che anticipano il futuro di un complesso pensato per essere vissuto tutto l’anno. Se infatti il parco, coi suoi 26 ettari di estensione, è stato pensato per ospitare eventi – musicali, culturali, sportivi da articolare nei suoi diversi spazi – il Palazzo della Reggia è pronto a divenire la sede del Laboratorio di Paesaggio, un progetto innovativo per la diffusione della cultura del paesaggio anche attraverso lo sviluppo di competenze e professionalità specifiche, una vera e propria “scuola del verde” in cui il parco stesso diventa laboratorio didattico.
LA FESTA – Ricca e per tutti i gusti e le età la proposta per vivere il nuovo parco della Reggia ed esplorare i suoi diversi spazi. Si parte sabato mattina con le visite guidate al Palazzo Ducale, al Giardino Frutteto e al Parco (a cura di Associazione Insieme per Rivalta con prenotazione su Eventbrite) dalle ore 10 alle 12 e di nuovo dalle 16 alle 18. In contemporanea, dalle 10 alle 12 e poi dalle 17 alle 19 il parco ospiterà giochi tradizionali e sportivi a cura di Uisp Reggio Emilia. Per i più piccoli, presso la Rotonda da ballo sarà possibile cimentarsi con il Triciclo grillo (dalle 10 alle 21) e letture a tema (10.30-11.30 e 17-18) e laboratorio di gioielli (11.30-12.30 e 16-17). Due i momenti sportivi: alle 11 l’arrivo della biciclettata organizzata da Fiab che partirà alle 9.45 da piazza Gioberti e alle 18 l‘arrivo della corsa podistica competitiva e della camminata/passeggiata non competitiva organizzate da Tricolore Sport Marathon
(partenza alle ore 16.30 da piazza Gioberti).
Alle 18.30 inaugurazione ufficiale del complesso monumentale con il sindaco di Reggio Emilia Marco Massari e dell’assessora a Politiche per il clima e mobilità sostenibile Carlotta Bonvicini. A seguire, dalle 18.30 alle 21.30, rappresentazione degli antichi giochi d’acqua presso le grotte. Dalle 18 alle 21.30 sarà possibile visitare liberamente il giardino frutteto, l’antico potager della Reggia. Comicità e acrobazie alle 19 (replica alle 21.30) con “Le bizzarre storie di Pino e Pina” della Compagnia la Contrabbassa, a cura di Dinamico Festival. Alle 21.30 “Suoni di cinema” con Cinema Paradiso Ensemble e alle 22.30 gran finale con i fuochi d’artificio a illuminare il parco.
La festa continua domenica 29 prestissimo sulle note dell’arpa di Agatha Bocedi nello spettacolo musicale “Risveglio” alle ore 8. Alle ore 9.30 invece attività motoria con “Risveglio muscolare”. A seguire (dalle ore 10.30 e con repliche) vengono riproposte visite guidate al Palazzo Ducale, al Giardino Frutteto e al Parco. Tante le iniziative per bambini e famiglie con letture, laboratori musicali e creativi sia al mattino che al pomeriggio e appuntamento con lo yoga family nel parco alle 18. Alle 17 laboratorio di disegno per raccontare la giornata a cura di Arci Picnic! e alle 18 evento di narrazione e teatro con “Il Matto racconta: le ballate del giardino segreto”. Alle 19 sarà possibile degustare il lambrusco ottenuto dalla vigna della Reggia e alle 21.30 chiusura con il concerto dell’Orchestra giovanile di Quattro Castella.
Nel corso della giornata sarà presente il mercato di Campagna amica e sarà possibile visitare liberamente il giardino frutteto e ammirare gli antichi giochi d’acqua allestiti delle grotte. Non mancheranno le opportunità di ristoro, sabato e domenica tutto il giorno presso il chiosco del parco saranno disponibili gnocco, salumi ed erbazzone a cura di Associazione Insieme per Rivalta. Previste opzioni senza glutine nella giornata di domenica.
IL LABORATORIO DI PAESAGGIO – Facendo leva sulla valenza paesaggistica del nuovo parco in termini di ambiente, ecologia, storia e cultura e sulle opportunità di socialità, lavoro e benessere che gravitano intorno al tema del “verde”, nel Palazzo della Reggia si insedierà un Laboratorio di Paesaggio, un innovativo progetto di inclusione, formazione e valorizzazione ambientale basato su un modello operativo learning by doing, da realizzare in partenariato pubblico/privato tra il Comune di Reggio Emilia e altri soggetti.
Finanziato con i fondi europei FSE+ tramite le Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile della Regione Emilia-Romagna, il progetto integra aspetti di rigenerazione urbana, inclusione e innovazione sociale. Il Laboratorio di Paesaggio, infatti, persegue un obiettivo sociale di contrasto a diseguaglianze e marginalità offrendo, in particolare a persone in condizioni di svantaggio, l’accesso a servizi educativi di qualità per elaborare progetti di vita e conseguire autonomia anche attraverso il lavoro, ad esempio nella cura e manutenzione del verde, giardinaggio, orticoltura, arboricoltura ornamentale. Favorisce così percorsi di inclusione sociale e acquisizione di competenze, nonché la fruizione “universale” del nuovo parco e la sperimentazione di modelli di innovazione sociale.
Al contempo, il Laboratorio di Paesaggio ha un obiettivo formativo in senso stretto che si realizza nella “scuola di paesaggio”, con la quale la Reggia di Rivalta diventa un luogo per diffondere la cultura del paesaggio e accrescere le competenze e le professionalità specifiche attraverso attività di formazione operativa sul campo. Il sistema-verde costituito dal parco con le sue attrezzature e infrastrutture diventa così un laboratorio didattico pratico-esperienziale in grado di associare la dimensione intellettuale del sapere con la dimensione operativa del fare.
UN PUNTO RISTORO – Contestualmente ai lavori del Parco, è stato realizzato un padiglione di 120 metri quadrati coperti – a cui si aggiungono circa mille metri quadrati en plein air, collocati nella zona centrale della vasta area verde – destinato ad ospitare un servizio di caffetteria e bistrot. I lavori di realizzazione del padiglione e di sistemazione delle aree esterne di pertinenza sono stati recentemente ultimati e si è quindi avviata la fase di individuazione del gestore. Questo spazio ha ampie possibilità di contribuire in modo attivo alla valorizzazione del complesso monumentale, perché oltre a garantire il servizio di ristoro, potrà proporre attività di natura ricettiva, ricreativa e culturale, d’intesa con l’Amministrazione comunale e in una logica di co-progettazione.
L’intervento di recupero del Parco della Reggia di Rivalta è cofinanziato con 6,8 milioni di euro dal ministero della Cultura (Mic) che ha anche sostenuto con altri 2 milioni di euro il restauro e la valorizzazione del Palazzo della Reggia. A queste cifre si aggiungono risorse del Comune di Reggio per circa 1 milione di euro.
Da lunedì 30 giugno 2025 il parco della Reggia di Rivalta è aperto con orario:
– dal 01/05 al 31/10 ore 8 – 24
– dal 01/11 al 30/04 ore 8 – 20