Il “Comitato No Autonomia Differenziata Emilia-Romagna”, ha incontrato i giornalisti presso il circolo Arci Pigal per comunicare il superamento delle 5000 firme per sostenere la legge d’iniziativa popolare (Lip) per il ritiro delle pre-intese siglate nel 2019 dal Presidente Bonaccini con il governo Gentiloni che potrebbero diventare definitive grazie all’art 11 del DDL Calderoli.
L’autonomia differenziata “cementifica” con una legge le disuguaglianze sociali economiche, provocando un’ulteriore differenziazione dei diritti in base al certificato di residenza.
Un progetto che prevede di dare competenza legislativa esclusiva alle regioni su ben 23 materie che riguardano la vita di tutti e tutte.
“Il disegno di legge Calderoli, già approvato al senato, vuole regionalizzare materie come istruzione, lavoro, infrastrutture. sanità, professioni, beni culturali, rapporti con l’Unione Europea, l’ambiente…e molto altro -spiegano gli organizzatori-“.
“Con quali conseguenze? Citiamo solo alcuni esempi:
– potremmo avere 20 sistemi scolastici diversi, con programmi differenziati
-sarebbe la fine dei contratti di lavoro nazionali, con sempre meno tutele, salari al ribasso, un ritorno alle gabbie salariali, cioè, salari differenziati su base territoriale abolite nel 1972.
-ci sarebbe ulteriore accelerazione della privatizzazione dei servizi pubblici, in primis della sanità pubblica con suo definitivo affossamento.
-Avremmo politiche ambientali scollegate tra loro con gravi conseguenze su cementificazione, inquinamento atmosferico che non si ferma certo con i confini regionali.!!
– il centralismo regionale indebolisce ulteriormente l’autonomia dei comuni.
Crediamo invece che la cooperazione, le alleanze, la solidarietà siano fondamentali per costruire le comunità senza confini che vogliamo.
Possiamo decostruire il mito dell’individualismo sfrenato, dell’autosufficienza attraverso pratiche che mettano al centro la relazione, l’interdipendenza.
Per questo contrastiamo ogni autonomia differenziata insieme al prezioso lavoro dei tanti comitati nati in tutta Italia.
Ma un grazie oggi va al Comitato No Autonomia Differenziata Emilia-Romagna che a settembre 2023 ha lanciato la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare (Lip).
Abbiamo convintamente partecipato alla raccolta firme e l’obiettivo delle 5000 FIRME è raggiunto e non è che l’inizio!”.
“È giunto il momento -concludono gli attivisti- che l’Emilia-Romagna, con un atto politico ed istituzionale in difesa della Costituzione, ritiri le pre-intese siglate, come azione concreta di denuncia e di avversione all’approvazione definitiva del DDL Calderoli e al progetto indipendentista delle regioni del Nord del nostro paese.”