Preservare il patrimonio storico-culturale presente sul territorio durante i lavori di scavo, in occasione di interventi edili e infrastrutturali. È questo l’obiettivo della “Carta delle potenzialità archeologiche” approvata oggi dal Consiglio comunale di Reggio con voti 20 voti favorevoli – Pd, M5S, Lista Massari, Europa Verde – Possibile, Lista Tarquini – e 6 astenuti – Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega – Salvini Premier. Il documento, come illustrato dall’assessore alla Pianificazione urbana Carlo Pasini, “nasce per conciliare lo sviluppo del territorio con la tutela e la valorizzazione di testimonianze archeologiche che potrebbero essere presenti nel sottosuolo. La Carta costituisce un completamento del Pug e aggiunge un ulteriore tassello di salvaguardia del nostro patrimonio e della nostra storia”.

La Carta delle potenzialità archeologiche si basa su una mappatura del territorio comunale che, integrando dati storici, geomorfologici e i risultati di indagini non invasive come la geofisica e l’aerofotogrammetria, attribuisce a ogni area un grado di rischio archeologico, classificato in categorie (alto, medio, basso), identificando quindi le zone in cui sussiste un’alta probabilità di trovare beni archeologici. In questo modo, il documento offre un quadro di riferimento normativo, definito in accordo con le autorità competenti, come le Soprintendenze, fungendo da guida per gli interventi edilizi ai tecnici incaricati dei lavori, come integrazione del Pug- Piano urbanistico generale e del Regolamento edilizio. La sua finalità principale è prevenire la distruzione del patrimonio storico-culturale durante i lavori di scavo, definendo regole precise per le operazioni edilizie a seconda della profondità a cui si interviene.

Con l’adozione si apre ora la fase in cui è possibile (da metà novembre e fino a fine gennaio 2026) il deposito di pareri e osservazioni a quando stabilito dalla Carta. Per farlo è possibile utilizzare il link https://rigenerazione-strumenti.comune.re.it/strumenti-di-attuazione-3/cpa/. Una volta completata l’istruttoria rispetto a quanto pervenuto, la Carta sarà nuovamente discussa in Consiglio comunale per la sua approvazione definitiva a primavera 2026.