A Reggio Emilia il lavoro di cura sommerso e la solitudine degli anziani si intrecciano in un’emergenza crescente. Secondo i dati presentati stamane da Fnp Cisl Emilia Centrale, a Reggio Emilia il lavoro di cura sommerso e la solitudine degli anziani si intrecciano in un’emergenza crescente.
Nel solo territorio reggiano sono 10.589 le badanti irregolari, contro 7.564 lavoratrici regolarmente assunte nel 2024: ciò significa che quasi sei assistenti familiari su dieci lavorano senza contratto, spesso in condizioni di isolamento e fragilità. Il fenomeno si aggrava anche per l’innalzamento dell’età media delle lavoratrici: sempre più lavoratrici superano i 50 anni e si ritrovano esse stesse in condizioni di fragilità e solitudine. Una situazione che rischia di generare una spirale di sofferenza condivisa tra assistiti e assistenti, se si considera che la fascia d’età 55-59 anni è la più numerosa tra le badanti modenesi ma l’over 65 è quella che sta crescendo più rapidamente.


