Siamo e restiamo contrari all’impiego dell’Esercito a Reggio Emilia. Ricordiamo che solo qualche settimana fa durante la campagna elettorale dicevamo che l’Esercito non ha competenze in materia di Ordine Pubblico e che sul territorio abbiamo quattro polizie armate: Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale.

Se il Governo nazionale non vuole assumere gli organici necessari preferendo buttare soldi nell’invio di armi allora lo stesso Governo si rende complice di una situazione che vuole portare alla militarizzazione del territorio.

Ricordiamo anche che chiamare l’Esercito significa dire implicitamente a Questore, Prefetto e Comandante dei Carabinieri che non sono capaci di fare il loro mestiere.

Questo da parte delle Istituzioni, a partire dal Comune, è gravissimo.

L’Esercito a Reggio Emilia c’è già! Ci sono i  Carabinieri, quarta Forza Armata dello Stato Italiano.

Questa vicenda, che si riapre dopo le elezioni, è la prova provata che il PD si piega alle richieste della destra e che il “voto utile” è una bugia pericolosa che tanti ipocritamente si danno, facendo due volte il gioco della destra.

La destra non aveva bisogno di vincere le elezioni comunali perché sapeva che il PD l’avrebbe accontentata, con buona pace degli elettori che mentono a se stessi.

Sia chiaro, il reparto anticrimine non si tocca.

Per questo vigileremo su queste strumentalizzazioni politiche degli apparati dello Stato.

Tasselli Gianni – ex candidato sindaco lista Reagire

Alessandra Valentini – Segretaria Provinciale Federazione PRC-SE