“I cittadini di Scandiano sono stati ingannati: il Partito democratico continua a gestire la sanità come strumento elettorale, senza preoccuparsi del futuro reale del Pronto soccorso. Prima, in vista delle elezioni amministrative, parlavano di medici a gettone come soluzione temporanea, ora, in vista delle elezioni regionali, cambiano la narrazione, ma la realtà è che il Pronto soccorso chiuderà e sarà sostituito da un Cau aperto solo 16 ore al giorno”.

È quanto denunciano i consiglieri regionali della Lega, Maura Catellani e Gabriele Delmonte insieme all’ex consigliere comunale leghista di Scandiano, Chiara Ferrari, di fronte alla notizia della chiusura del Pronto soccorso di Scandiano nel 2025 per trasformarlo in un Centro di assistenza urgenza (Cau). “Da anni mettiamo in guardia contro il ridimensionamento delle strutture sanitarie di Scandiano e abbiamo presentato numerosi atti ispettivi, ma l’assessorato regionale alla sanità ha sempre taciuto sul fatto che il Pronto soccorso sarebbe stato chiuso.”

Per i leghisti, il Pd dimostra ancora una volta di non avere una visione a lungo termine per la sanità. “Chiudere il Pronto soccorso e sostituirlo con un servizio ridotto è una beffa per la comunità: il Cau sarà aperto solo 16 ore al giorno, ben lontano dalle promesse di un servizio h24. Questo è un tradimento verso i cittadini che hanno diritto a un’assistenza sanitaria completa, non a un servizio dimezzato”.

Catellani, Delmonte e Ferrari concludono sottolineando la gravità della situazione: “La sanità non può essere gestita con logiche elettorali. I cittadini di Scandiano e di tutta l’area Tresinaro-Secchia meritano risposte concrete e servizi adeguati, non promesse che cambiano a seconda delle scadenze politiche. Il Pd ha fallito nella gestione della sanità locale e i cittadini stanno subendo le conseguenze”.