Dodici ragazze e tre ragazzi, di età compresa tra i 10 e i 16 anni, provenienti dalla città di Melitopol e da altri centri della regione di Zaporizhzhia, in Ucraina, sono arrivati oggi a Reggio Emilia insieme a due insegnanti e ad un operatore sanitario per visitare la città e vivere, quali rifugiati, un’esperienza ‘di pace’, lontana dal conflitto in corso nella loro patria.

L’iniziativa di accoglienza, che si protrarrà fino al 20 ottobre, è promossa dal Comune di Reggio Emilia, con il coordinamento di Fondazione E35 e il contributo di attori del territorio, che partecipano al gruppo di lavoro che si è formato dopo la firma della Dichiarazione di solidarietà e amicizia tra Reggio Emilia e Melitopol lo scorso anno. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione della stessa città di Melitopol, della regione di Zaporizhzhia e dell’Ong Same Tyt ‘Right Here’, che dallo scoppio della guerra seguono progetti di accoglienza rivolti alla popolazione sfollata della regione di Zaporizhizia.

In questo periodo, il gruppo di ragazzi e ragazze ucraine avrà la possibilità di incontrare altri giovani, prendere contatto con realtà scolastiche e culturali, educative e della cooperazione sociale, praticare sport e conoscere Reggio Emilia.

Questa esperienza è resa possibile grazie al contributo, in forme diverse, di istituzioni e organizzazioni di Reggio Emilia quali: Ausl; Ufficio scolastico provinciale; Conservatorio Peri-Merulo; Istituto Alcide Cervi; Fondazione Reggio Children; Reggio Children srl; Reggio Emilia Institutet; Fondazione Mondinsieme, Associazione degli ucraini a Reggio Emilia Аbyi; Fondazione I Teatri; Fondazione Palazzo Magnani; Fondazione per lo Sport; Asp Città delle Persone; Ceis – Centro solidarietà di Reggio Emilia; Unindustria Reggio Emilia; Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con il Consorzio Quarantacinque e Boorea; Ostello della Ghiara; Confcooperative Terre d’Emilia; Lapam; Arci Reggio Emilia; Centri sociali Tricolore e Orti Spallanzani; Scout Cngei.