I tre gruppi di minoranza “Novellara Democratica Civica”, “Bagnolo Viva” e “Per Guastalla” partono all’attacco sulla soppressione – parziale o totale – delle fermate in quattro stazioni minori (Pratofontana, Pieve Rossa, San Giovanni e San Giacomo) della linea ferroviaria Reggio – Guastalla. Soppressione proposta dal gestore del servizio Tper per rendere meno lenti i treni e, quindi, sopperire ai cronici ritardi dei convogli. Per i gruppi consiliari di minoranza si tratta di una decisione grottesca e surreale avallata dagli amministratori locali rispondente ad una linea di comando tutta targata Pd che ora, incredibilmente, “tuona” contro tale decisione: almeno si mettessero d’accordo per salvare la faccia.

Il 5 dicembre 2024, infatti, la richiesta di Tper fu avallata in un tavolo tecnico partecipato da tre Sindaci della tratta (Bagnolo, Novellara e Guastalla), dall’Assessore alla mobilità di Reggio Emilia Carlotta Bonvicini, dall’Agenzia per la Mobilità di Reggio Emilia (il cui amministratore unico è nominato dai Sindaci soci), da FER (i cui dirigenti sono nominati dalla Regione) e dal Responsabile regionale dell’area trasporti e mobilità. Al riguardo la lista civica “Bagnolo Viva”, capitanata dall’ex sindaco Gianluca Paoli, ha chiesto il verbale di quell’incontro per poter conoscere le posizioni espresse dai vari partecipanti.

Tuttavia qualche giorno fa, un mese dopo aver preso quella decisione, abbiamo appreso che il sindaco di Guastalla Paolo Dallasta, quello di Bagnolo Pietro Cortenova e l’ex sindaca di Novellara Elena Carletti (ora consigliera regionale) hanno intenzione di chiedere un tavolo tecnico per andare a “battere i pugni” in Regione contro la soppressione delle fermate. Premesso che poco o nulla fece quando era sindaca per risolvere il problema del treno locale, la Carletti si è detta disposta a fare da catalizzatore per i sindaci nel confronto con la Regione. Intanto ognuno si muove a briglia sciolta: una fermata è già stata ripristinata a San Giacomo, segno che un vero e proprio lavoro di squadra non c’è ma, anzi, ogni sindaco porta a casa quello che può. In tal senso, “Novellara Democratica Civica”, attraverso i suoi consiglieri Alessandro Cagossi, Cristina Fantinati, Ivo Germani, Matteo Montanarini e Sabina Magri, non può che constatare il silenzio assordante dell’attuale Sindaco di Novellara Simone Zarantonello, mentre la Capogruppo di “Per Guastalla” Elisa Rodolfi ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale per ottenere delucidazioni su tutta la vicenda.

Siamo di fronte ad un serio tentativo da parte del Pd di ripristinare un servizio pubblico degno di tale nome oppure dobbiamo constatare un cortocircuito organizzativo, un ginepraio gestionale, una tarantella autoreferenziale per cui al partito di maggioranza tutto è concesso e perdonato, al punto di arrivare a contestare le sue stesse decisioni prese qualche settimana fa?

A margine, gli amministratori locali della maggioranza paiono essersi accorti, con almeno 10 anni di ritardo, che il servizio ferroviario, così com’è, non va, ma la loro ricetta rimane sempre la stessa, nonostante gli enormi errori strategici e decisionali compiuti in passato: per il Pd bisogna insistere facendo ulteriori investimenti, nonostante ad ogni innovazione tecnologica (elettrificazione della linea, nuovi convogli elettrici e il “Sistema Controllo Marcia Treno”) la qualità del servizio sia andata sempre peggiorando, fino a toccare il fondo.