Unindustria e ANCE Reggio Emilia intervengono sulla riduzione annunciata delle risorse previste per la manutenzione straordinaria della rete viaria provinciale, esprimendo una forte preoccupazione per la sicurezza delle persone e dei trasporti. “Non comprendiamo la motivazione dei tagli che il Governo ha recentemente disposto sulle risorse economiche destinate sulla manutenzione delle strade provinciali – afferma la Presidente di Unindustria Reggio Emilia Roberta Anceschi – La competitività del territorio e del nostro sistema produttivo passa anche attraverso una rete infrastrutturale adeguata e soprattutto manutenuta.
Roberta Anceschi, Presidente Unindustria Reggio Emilia
Proprio nei giorni scorsi le nostre aziende associate ci hanno nuovamente segnalato la necessità di potenziare le strade della provincia e di sollecitare interventi di rifacimento del manto in diverse zone, per garantire sicurezza nei trasporti ed efficienza nelle consegne. Questi ulteriori tagli incidono quindi negativamente sulle attività di impresa e sull’indispensabile rete di collegamenti che le supporta.”
Tra i settori industriali quello che viene toccato più direttamente è il comparto edile, come sottolinea Franco Morari, Presidente di ANCE Reggio Emilia: “Questi improvvisi tagli hanno purtroppo una ricaduta negativa per l’economia e per gli operatori del settore. Nel caso specifico, si tratta tra l’altro di risorse economiche che erano già assegnate e vincolate a interventi progettati e in fase di realizzazione. Anche nel nostro territorio si rischierà di vedere bloccati i cantieri, imponendo così la sospensione o la rimodulazione di opere essenziali”.
La RegioneEmilia-Romagna, ricordiamo, è tra le regioni più colpite da questo provvedimento: tra il 2025 e il 2028 subirà tagli per oltre 66 milioni di euro, pari al 48% delle risorse inizialmente previste. Ancora più grave la situazione nel solo biennio 2025–2026, dove la riduzione raggiunge il 70%, con 38,5 milioni di euro sottrattisu un totale previsto di 55 milioni. La provincia di Reggio Emilia, in particolare, subirà un taglio di 4,9 milioni di euro per il biennio 2025-2026 e di 8,5 milioni dal 2025 al 2028.